Dalla Redazione In Evidenza Investor, servicer e debt buyer

Debt Management e Post Pandemia, il commento di Antonio Cataneo, Amministatore Delegato di Axactor Italy

La crisi pandemica da Covid-19 ha avuto significativi impatti su diversi aspetti della nostra vita, dalla salute, alla gestione degli affetti e dei rapporti interpersonali, all’economia. Quest’ultima in particolare ha subito un importante rallentamento nel corso del 2020 che fortunatamente non si è tradotto in recessione, grazie alle iniziative a sostegno del sistema economico attuate dal Governo negli ultimi 12-14 mesi (moratorie sui finanziamenti, blocco dei licenziamenti, ricorso alla CIG, sussidi e prestiti garantiti da istituti specializzati…), alla parziale ripresa dei consumi e alla ripartenza della maggior parte delle attività lavorative che, dal III trimestre del 2020, si è poi consolidata nel primo quarter di quest’anno. Il risultato di queste circostanze si è tradotto nella stima di un aumento del PIL nazionale, la cui crescita, secondo l’Istat, è prevista al 4.7% nel 2021 e al 4.4% nel 2022.

La contestuale accelerazione della campagna vaccinale, che in questi giorni è arrivata a coinvolgere oltre il 50% della popolazione nazionale, ci consente di ipotizzare con cauto ottimismo che l’uscita definitiva dal periodo di emergenza potrebbe essere vicina.

Per quanto riguarda invece il nostro settore, vale a dire il mercato del Debt Management, la situazione non è ancora così chiaramente definita.

Nel secondo semestre del 2021 assisteremo senz’altro ad una ripresa delle operazioni di cessione di portafogli di crediti NPL da parte di banche e finanziarie, ma è verosimile che questo trend si consoliderà solo a partire dal 2022, quando cioè verranno meno anche le ultime “tutele” volute dallo Stato (un esempio è la proroga delle moratorie al 31/12/2021 per la sola quota capitale del finanziamento).

Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo tuttavia già valutato alcune operazioni di vendita di portafogli di crediti deteriorati e ci aspettiamo una pipeline interessante per la seconda metà del 2021.

Un maggior dinamismo lo stiamo invece osservando per le attività di gestione e recupero di crediti per conto terzi (sia performing che non). I nostri partner, principalmente banche ed istituti finanziari, stanno approntando processi finalizzati a cogliere in anticipo eventuali segnali di difficoltà da parte dei propri clienti, per potervi porre tempestivamente rimedio. In questo contesto il contributo di outsourcer specializzati e di società come Axactor Italy è indubbiamente un valore aggiunto.

L’analisi dello stato di salute finanziaria del cliente e l’implementazione di modelli avanzati di scoring sono sempre più importanti, anche a seguito dell’entrata in vigore delle nuove regole di classificazione dei crediti in default.

Nell’ambito di una progressiva diversificazione della nostra offerta al mercato, abbiamo infatti sviluppato un servizio per la gestione delle posizioni Utp, con il quale vengono rimodulati i tempi e le rate per il rientro dello scaduto e implementate strategie di recupero personalizzate.

Le partnership che abbiamo recentemente stretto con due delle principali banche italiane per il monitoraggio e la gestione delle posizioni bonis e past due confermano la validità di quanto sopra e qualificano Axactor come servicer affidabile e professionale.

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