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Bankitalia: sofferenze in frenata

Il ciclo del credito ha segnato, in marzo uno sviluppo che sembra riflettersi nelle aspettative di crescita dell’economia nazionale (+0,2% nei primi 90 giorni dicono gli osservatori) con prestiti in aumento più per le famiglie che per le imprese. Secondo i dati pubblicati ieri dalla Banca d’Italia nel Supplemento “Banche e moneta”, nel mese che ha chiuso il primo trimestre gli impieghi alla famiglie sono cresciuti del 2,4% (+2,2% a febbraio) e quelli per le aziende non finanziarie dello 0,3% (0,1% il mese prima). Nel complesso i prestiti ai privati al netto delle cartolarizzazioni son cresciuti dell’1% su base annua (+0,8% a febbraio). In questo contesto di ripresa cauta e selettiva degli impieghi – più alle famiglie meno indebitate e alle imprese con elevato merito di credito, come segnalato il Rapporto sulla stabilità finanziaria della scorsa settimana – è proseguita la raccolta via depositi (+4,1% annua; +4% in febbraio) mentre prosegue senza freni il deflusso da quella obbligazionaria (-15,7%). Stazionari i dati sui prestiti deteriorati. Il tasso di crescita delle sofferenze è stato del 7,1% annuo (7,5 il precedente) mentre il dato corretto tenendo conto di cartolarizzazioni e altri crediti ceduti sale dell’11,2% (11,7% in febbraio). Da ricordare che nell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria via Nazionale ha segnalato come la ripresa congiunturale abbia ridotto il flusso dei crediti deteriorati, sceso al 2,3% in rapporto al totale dei crediti a fine 2016, un valore in linea con i livelli pre-crisi. In termini netti nel 2° semestre 2016 la consistenza dei crediti deteriorati è scesa di 18 miliardi, arrivando a 173 miliardi (9,4% del totale dei crediti) al lordo delle rettifiche il calo è stato di 7 miliardi a 349 miliardi. Il tasso di copertura (il rapporto tra le rettifiche di valore e l’ammontare lordo dei crediti deteriorati) è salito del 4,25 al 50,6%. Per Bankitalia il tasso medio di copertura delle più grandi banche nazionali è più elevato di oltre sei punti rispetto alle concorrenti europee. Ultima memoria da segnare sul tema sono le consistenti rettifiche di UniCredit in vista delle cessioni pianificate per i prossimi mesi di una massa notevole di Npl (17,7 miliardi di sofferenze a un prezzo medio del 13%). Mentre è di ieri la notizia della cessione pro-soluto di Npl per 2,2 miliardi lordi da parte di Nuova Cassa Di Risparmio Di Chieti, Nuova Banca Dell’Etruria e del Lazio e Nuova Banca delle Marche.
Tornando al Supplemento statistico resta da segnalare che i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, sono saliti al 2,54% (2,47 nel mese precedente), quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,13%. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all’1,66% (1,52%), mentre quelli sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 2,16% e quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,22%. Invariati allo 0,41% i tassi passivi sul complesso dei depositi.


Autore: Davide Colombo
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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