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Unicredit, sale l’attesa per Pioneer

Cresce l’attesa per il destino di Pioneer. Secondo quanto si apprende da fonti vicino alle parti, anche se tra i punti all’ordine del giorno del cda di Unicredit in programma oggi non sarebbe esplicitamente prevista la trattazione della cessione del 50% di Pioneer, un aggiornamento sullo stato dell’arte potrebbe arrivare dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato, Federico Ghizzoni.

Il top manager, di concerto con il direttore finanziario Marina Natale e con gli advisor Morgan Stanley e BofA, è al lavoro ormai da tempo sul dossier e sul tavolo sarebbero giunte tre offerte, sponsorizzate da private equity. Tra i pretendenti Advent, supportato da Goldman Sachs e Mediobanca,  il consorzio Cvc-Gic (il fondo sovrano di Singapore già presente in Italia, tra l’altro, con una quota del 17,68% della holding infrastrutturale della famiglia Benetton, Sintonia), assistito da Deutsche Bank, e Santander Asset Management, società partecipata al 50% da Warburg Pincus, seguita da Ubs.

La vendita del 50% della società di risparmio gestito dovrebbe essere finalizzata entro la fine dell’anno, per una valorizzazione del 100% del capitale pari a 2,5-2,7 miliardi di euro. L’impatto stimato sul Common equity tier 1 di Unicredit sarebbe positivo per 10-20 punti base. A Piazza Affari oggi il titolo Unicredit ha perso lo 0,63% a 6,26 euro, contenendo le perdite del principale listino (Ftse Mib -1,43%) dopo che Jp Morgan  ha confermato l’azione tra le top pick su cui puntare tra le banche europee


Autore: Serena Berici
Fonte:

Milano Finanza

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