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Con i crediti p.a. si paga il fisco

Gli accordi con il fisco si pagano anche utilizzando i crediti commerciali vantati verso la p.a..

Dall’accertamento con adesione all’acquiescenza, dalla definizione agevolata delle sanzioni alla conciliazione giudiziale, senza dimenticare la mediazione tributaria. I soggetti titolari di crediti certificati dalle pubbliche amministrazioni potranno compensare in F24 gli importi con le somme dovute al fisco per chiudere gli accertamenti.

L’intera procedura sarà telematica, con controlli stringenti operati sia dall’Agenzia delle entrate sia dal ministero dell’economia per evitare abusi o utilizzi plurimi di uno stesso credito. Per la partenza vera e propria, però, bisognerà aspettare  gli appositi codici che saranno istituiti con una risoluzione delle Entrate. È quanto prevede il dm 14 gennaio 2014, pubblicato sulla G.U. n. 18 di ieri, che dà attuazione all’articolo 28-quinquies del dpr n. 602/1973. Tale norma, introdotta dal dl n. 35/2013, consente ai contribuenti di compensare le somme dovute in base agli istituti deflativi della pretesa tributaria con quanto le p.a. devono riconoscere ai privati per forniture, appalti o prestazioni di servizi.

 


Autore: Valerio Stroppa
Fonte:

Italia Oggi

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