Nei primi nove mesi del 2024, le richieste di prestiti sono diminuite dell’1,1% (-0,7% registrato solo a settembre). A rivelarlo è l’analisi periodica di CRIF, basata sui dati EURISC. Dopo il picco delle richieste del 2021, quando si usciva dalla fase acuta della pandemia di COVID-19, la domanda di prestiti si è stabilizzata.
Ad aumentare sono gli importi finanziati, che raggiungono una media di 9.260 euro (+9,1% rispetto al 2023), sebbene quasi il 49% dei prestiti richiesti rientri nella fascia fino a 5.000 euro.
I prestiti finalizzati sono in calo del 10,3%, con un importo medio aumentato del 14%, attestandosi a 6.781 euro. Al contrario, i prestiti personali crescono del 10,3%, con un importo medio che rimane stabile a 11.838 euro. Tra questi, il 30% ha una durata di rimborso superiore ai 5 anni.
Per quanto riguarda la distribuzione per età dei richiedenti, la fascia più rappresentata è quella tra i 45 e i 54 anni (23,3%), seguita dalla fascia tra i 35 e i 44 anni (20,4%).
Nei primi nove mesi del 2024, le richieste di prestiti sono diminuite dell’1,1% (-0,7% registrato solo a settembre). A rivelarlo è l’analisi periodica di CRIF, basata sui dati EURISC. Dopo il picco delle richieste del 2021, quando si usciva dalla fase acuta della pandemia di COVID-19, la domanda di prestiti si è stabilizzata.
Ad aumentare sono gli importi finanziati, che raggiungono una media di 9.260 euro (+9,1% rispetto al 2023), sebbene quasi il 49% dei prestiti richiesti rientri nella fascia fino a 5.000 euro.
I prestiti finalizzati sono in calo del 10,3%, con un importo medio aumentato del 14%, attestandosi a 6.781 euro. Al contrario, i prestiti personali crescono del 10,3%, con un importo medio che rimane stabile a 11.838 euro. Tra questi, il 30% ha una durata di rimborso superiore ai 5 anni.
Per quanto riguarda la distribuzione per età dei richiedenti, la fascia più rappresentata è quella tra i 45 e i 54 anni (23,3%), seguita dalla fascia tra i 35 e i 44 anni (20,4%).