Secondo indiscrezioni riportate da Milano Finanza, Algebris, il gruppo di investimento fondato e guidato da Davide Serra, avrebbe recentemente messo sul mercato un portafoglio di oltre 100 milioni di euro, composto prevalentemente da crediti deteriorati con collaterale immobiliare. Questa mossa evidenzia come il mercato secondario dei Non-Performing Loans sia una delle aree più vivaci dell’attuale panorama finanziario italiano.
Il portafoglio in questione ha attirato l’attenzione di diversi attori specializzati nel settore del distressed credit, tra cui Fortress, Lcm, Illimity e Bayview. Sebbene siano stati fatti i nomi di questi operatori, sembra che solo uno di loro sia in pole position per concludere l’acquisto.
L’iniziativa di Algebris si inserisce in un contesto di profondo cambiamento nel settore dei crediti deteriorati. Il primo trimestre del 2024 ha registrato un numero minimo di transazioni rispetto agli anni precedenti, come riportato dall’ultimo report di PwC, il che sottolinea la difficoltà di muoversi sul mercato primario. Tuttavia, il mercato secondario ha mostrato segni di grande dinamismo, superando quota otto miliardi di euro di transazioni nel 2023, il livello più alto degli ultimi anni.
Questo trend di crescita è ulteriormente rafforzato dal recente decreto legislativo di attuazione della direttiva UE sul mercato secondario (SMD), approvato dal governo italiano nel giugno scorso. La direttiva punta a creare un mercato del credito secondario a livello europeo, facilitando le operazioni di compravendita di crediti deteriorati tra banche e investitori specializzati.
Tra le transazioni recenti nel mercato secondario italiano, spiccano l’acquisto da parte di Kruk di un portafoglio unsecured da 244 milioni di euro e la cessione di due stock da parte di Hoist Finance, rispettivamente da 430 milioni, acquistato da Sorec, e da 840 milioni, aggiudicato a Cherry Bank.
Nonostante l’attività vivace nel mercato secondario, gli esperti del settore mettono in guardia dal considerare la questione dei crediti deteriorati come risolta. Ad oggi, ci sono ancora oltre 300 miliardi di esposizioni deteriorate complessive, una cifra significativa che include i crediti già venduti a investitori specializzati e che necessitano di essere gestiti nel tempo.
Inoltre, i crediti deteriorati non sono l’unica preoccupazione degli istituti finanziari italiani. I prestiti in **Stage 2**, ovvero quelli che pur non essendo considerati deteriorati richiedono un monitoraggio attento, ammontano a oltre 200 miliardi di euro, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla gestione del rischio creditizio.
La vendita di crediti deteriorati da parte di Algebris, così come il crescente dinamismo del mercato secondario, conferma che il settore è in continua evoluzione. Tuttavia, la gestione degli NPL rimane una sfida importante per le banche e gli investitori, specialmente in un contesto economico globale incerto.
Secondo indiscrezioni riportate da Milano Finanza, Algebris, il gruppo di investimento fondato e guidato da Davide Serra, avrebbe recentemente messo sul mercato un portafoglio di oltre 100 milioni di euro, composto prevalentemente da crediti deteriorati con collaterale immobiliare. Questa mossa evidenzia come il mercato secondario dei Non-Performing Loans sia una delle aree più vivaci dell’attuale panorama finanziario italiano.
Il portafoglio in questione ha attirato l’attenzione di diversi attori specializzati nel settore del distressed credit, tra cui Fortress, Lcm, Illimity e Bayview. Sebbene siano stati fatti i nomi di questi operatori, sembra che solo uno di loro sia in pole position per concludere l’acquisto.
L’iniziativa di Algebris si inserisce in un contesto di profondo cambiamento nel settore dei crediti deteriorati. Il primo trimestre del 2024 ha registrato un numero minimo di transazioni rispetto agli anni precedenti, come riportato dall’ultimo report di PwC, il che sottolinea la difficoltà di muoversi sul mercato primario. Tuttavia, il mercato secondario ha mostrato segni di grande dinamismo, superando quota otto miliardi di euro di transazioni nel 2023, il livello più alto degli ultimi anni.
Questo trend di crescita è ulteriormente rafforzato dal recente decreto legislativo di attuazione della direttiva UE sul mercato secondario (SMD), approvato dal governo italiano nel giugno scorso. La direttiva punta a creare un mercato del credito secondario a livello europeo, facilitando le operazioni di compravendita di crediti deteriorati tra banche e investitori specializzati.
Tra le transazioni recenti nel mercato secondario italiano, spiccano l’acquisto da parte di Kruk di un portafoglio unsecured da 244 milioni di euro e la cessione di due stock da parte di Hoist Finance, rispettivamente da 430 milioni, acquistato da Sorec, e da 840 milioni, aggiudicato a Cherry Bank.
Nonostante l’attività vivace nel mercato secondario, gli esperti del settore mettono in guardia dal considerare la questione dei crediti deteriorati come risolta. Ad oggi, ci sono ancora oltre 300 miliardi di esposizioni deteriorate complessive, una cifra significativa che include i crediti già venduti a investitori specializzati e che necessitano di essere gestiti nel tempo.
Inoltre, i crediti deteriorati non sono l’unica preoccupazione degli istituti finanziari italiani. I prestiti in **Stage 2**, ovvero quelli che pur non essendo considerati deteriorati richiedono un monitoraggio attento, ammontano a oltre 200 miliardi di euro, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla gestione del rischio creditizio.
La vendita di crediti deteriorati da parte di Algebris, così come il crescente dinamismo del mercato secondario, conferma che il settore è in continua evoluzione. Tuttavia, la gestione degli NPL rimane una sfida importante per le banche e gli investitori, specialmente in un contesto economico globale incerto.