Dalla Redazione In Evidenza NPL e crediti deteriorati

Cartolarizzazione sociale: istruzioni per l’uso. Intervista a Paola Policicchio, Head of Performing & UTP di Centotrenta Servicing e Gianfranco Dote, CEO di Save Your Home

In che cosa si differenzia la cartolarizzazione sociale dalla cartolarizzazione ordinaria?

Paola Policicchio: Direi che l’elemento di cambiamento principale è legato al protagonista, vale a dire il debitore.

Partendo da ciò, la cartolarizzazione a valenza sociale si pone come soluzione di sistema idonea ad incidere e caratterizzarsi differentemente rispetto agli strumenti più classici per profili svariati come il driver, lo strumento, la fluidità e attenzione normativa, il tutto maggiormente orientato alla coincidenza favor creditoris e favor debitoris.

Siamo passati da un driver dettato dalla banca cedente, a quello legato al debitore. La cartolarizzazione “ordinaria” ha visto storicamente interventi mirati all’allegerimento dei bilanci bancari, alla necessità di riduzione degli NPE Ratio e più recentemente influenzati dal de-risking dell’attivo e dalla regolamentazione del calendar provisioning. Rispetto ad un driver focalizzato quindi su necessità/interessi del creditore, nella cartolarizzazione a valenza sociale il driver viene spostato sul debitore e sulla definizione di un percorso condiviso, non assistenzialistico, ispirato al rientro in bonis.

Permane l’interesse del creditore cedente, ma ciò che rende possibile lo strumento è dunque il soggetto obbligato.

Tralasciando le cartolarizzazioni con erogazione di nuova finanza ad opera della SPV, nella cartolarizzazione “ordinaria” – o forse, più propriamente, “classica” tenuto conto delle potenzialità della L. 130 – il rapporto è bilaterale fra cedente e SPV cessionaria. In tale ottica, il debitore è soggetto passivo (quantomeno inizialmente) con un debito che è asset class. Con la cartolarizzazione a valenza sociale, il rapporto diventa sostanzialmente trilaterale. Pur avvalendosi, in forma complessa, di strumenti noti, il debitore diventa parte attiva: su propria richiesta interviene negoziando da subito i termini di rientro e decidendo di apportare nella struttura l’immobile che continuerà ad abitare.

Ulteriore peculiarità credo sia poi data dal contesto normativo e dalla “fluidità” di cui si caratterizza. Codice della Crisi, Direttiva Restructuring, sovraindebitamento, credito al consumo e via andando anche alla luce dell’agenda ONU 2030, la lotta contro la povertà oltre che dei criteri ESG, in questo ambito più che in altri credo emerga il quantomai rinnovato e crescente interesse sul tema che sarà meglio approfondito da SYHO e il Dott. Dote anche oggi.

Come si inserisce nel contesto socio economico la cartolarizzazione a valenza sociale? 

Gianfranco Dote: La cartolarizzazione a valenza sociale in Italia rappresenta una novità sostanziale nel mercato dei crediti ipotecari deteriorati, introducendo un’alternativa molto efficace al recupero crediti tradizionale.

Gli interessi legittimi di investitori istituzionali e professionali e di creditori attenti alla responsabilità sociale incontrano oggi un nuovo tipo di operatore, che Save Your Home ha reso per prima operativo in Italia e garantisce ai debitori una soluzione che non c’era, etica e sostenibile per mantenere il possesso del proprio immobile.

SYHO è una piattaforma di servicing alternativo di natura benefit e certificata ESG da Standard Ethics, una piattaforma che re-interpreta i principi di repossessing immobilare e di reperforming creditizio coinvolgendo consapevolmente i debitori nel processo di cartolarizzazione sociale ed estinguendo definitivamente le posizioni di credito deteriorato, senza ricorrere all’incanto e per solo effetto dell’acquisizione degli immobili oggetto di garanzia.

Pensiamo di rappresentare un passo avanti molto significativo nel perseguire obiettivi sistemici come la salvaguardia del diritto all’abitazione e la re-inclusione finanziaria dei consumatori, la difesa del valore di mercato e il miglioramento della classe energetica di un patrimonio immobiliare danneggiato dalle aste, una nuova opportunità di recupero celere e satisfattivo per originators e servicers.

Con ben cinque direttive europee che impattano sul settore (oltre quella sugli NPL attualmente in recepimento, la nuova direttiva sul credito al consumo approvata e quella sui mutui ipotecari in corso di revisione, le direttive sulla sostenibilità e sulle case green) e uno scenario di riferimento che la società ha voluto studiare a beneficio di tutto il sistema con l’Osservatorio SalvaLaTuaCasa di Nomisma, la cartolarizzazione a valenza sociale rappresenta una soluzione concreta per orientare il mondo dei crediti deteriorati verso l’obiettivo sistemico di maggiore sostenibilità dei servizi finanziari.