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Un servizio innovativo per migliorare la collection nel settore finanziario assicurativo: lo Studio Legale Associato MABE & Partners fa da apripista in un mercato ancora poco conosciuto

Un’ attività poco conosciuta nell’ambito del recupero crediti, avviene nelle c.d. polizze a garanzia delle CQS, ovvero le polizze che le imprese di assicurazioni collocano sul mercato a copertura del rischio di perdita dell’impiego in relazione ai finanziamenti concessi da intermediari finanziari a lavoratori dipendenti pubblici e privati.

Le operazioni di finanziamento mediante cessione del quinto dello stipendio o della pensione (nel prosieguo CQS) costituiscono una forma di credito ai consumatori erogata da banche e società finanziarie e assicurative e possono accedervi lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e pensionati.

Nel  momento  in  cui  viene  emesso  un  prodotto finanziario  CQS,  a  garanzia dello  stesso,  viene emessa anche una polizza assicurativa che tutela l’istituto  di  credito  in  caso  di  evento perdita di  lavoro  o  caso  morte. I n questo  modo,  il  credito  risulta  essere  garantito.

Al  verificarsi  di  tale eventi,  la compagnia assicurativa  copre il  sinistro all’istituto  finanziario  e si  surroga nel  credito per  recuperare lo  stesso.

Lo  Studio Legale Associato MABE  & Partners,  ha  iniziato ad  occuparsi  di  tale settore  da qualche anno,  con ottimi  risultati.

Lo Studio legale Associato MABE & Partners, attraverso i suoi due soci fondatori Massimiliano Bettoni e Angelo Visco, spiega a Credit Village di cosa si tratta.

A.V. Con lo studio MABE stiamo supportano alcune  tra le maggiori compagnie assicurative per  il servizio di gestione e recupero crediti sui sinistri verificatisi  in riferimento a piccoli finanziamenti, che spesso hanno la forma della cessione del quinto.

Riteniamo  sia  fondamentale   che tale attività  sia processata da strutture organizzate dimensionalmente e qualitativamente, operanti nel settore del  credito  oltre che assicurativo per garantire un attività che dia frutti  sotto  l’aspetto  del  recupero  delle tempistiche  oltre che di copertura del territorio.  Lo  studio, in  una prima fase,  provvede ad efficientare il flusso di informazioni ricevute  così  da  migliorare sensibilmente la tempistica  e la strategia di  recupero stragiudiziale oltre che  il   flusso finanziario della collection, a seguire  provvede  con  il  recupero  giudiziale.

M.B. Il punto di attenzione su cui vogliamo indirizzare  la riflessione dei  player è proprio sul modello virtuoso di recupero crediti che abbiamo,  in un certo senso inaugurato,  in questa fetta di mercato, attraverso le  modalità e i modelli di recupero massivo traslati nella nostra esperienza dei settori utilities e multiutilities. Oggi stiamo offrendo questo servizio a molteplici compagnie assicurative di primario livello e crediamo che molti grandi player che ancora non si sono interessati od organizzati attraverso strutture ad hoc presto lo faranno,  magari  con il  nostro  aiuto.

MABE & Partners, da un paio d’anni, attraverso accordi con diversi importanti soggetti  istituzionali del mercato, ha accettato la sfida di portare i modelli di recupero massivo  del  settore bancario-finanziario  e  delle   utilities e multiutilities al mercato assicurativo, portando la propria esperienza.

Ci date qualche numero per inquadrare questa fetta di mercato?

A.V. Da quando abbiamo iniziato ad offrire questo servizio come MABE, ovvero due anni fa, gestiamo circa 150 sinistri al mese, pari a quasi 2000 l’anno che prevedono un ticket medio di circa 10mila euro a posizione. Parliamo quindi di un GBV di circa 40 milioni di euro per soli due anni di attività e ci aspettiamo una crescita esponenziale di questi numeri soprattutto perché adesso cominciano ad arrivare alla foce  situazioni post Covid o che risentono della crisi  legata alla guerra russo-ucraina e all’aumento dei tassi di interesse  che han dato un forte scossone al mercato. I nostri rendimenti sono molto elevati. Ad oggi nel 70% dei casi l’attività di recupero torna in bonis e, se consideriamo il fatto che parliamo di crediti unsecured, dove non abbiamo una garanzia sottostante  da poter attivare, si tratta di una percentuale molto elevata. Inoltre, bisogna considerare il fattore tempo: grazie al  nostro servizio,  cosi strutturato, riusciamo a effettuare il recupero in massimo 24 mesi mentre in questo tipo di settore vi sono  tempistiche molto molto più lunghe. Abbiamo investito molto in questo settore anche in termini di risorse, attraverso un dipartimento ad hoc all’interno del nostro studio che coinvolge un gruppo di 10 legali specializzati, coordinati da un senior partner. E prevediamo di allargare questo servizio per altre quattro tipologie di prodotti che hanno una natura simile alle cessione del  credito quali, le utenze di energia elettrica, le carte di credito, i finanziamenti consumer  e  quelli scoperto di da conto corrente bancario.

M.B. Quello che vogliamo mettere in evidenza è un modello del tutto innovativo nel settore, che passa attraverso una filiera diversa, e riesce a beneficiare di una maggiore flessibilità rispetto al modello tradizionale utilizzato finora dalle compagnie assicurative nel settore del recupero  credito,  che spesso si traduceva in rischi molto più elevati per l’esposizione totale dei crediti.

Noi ci facciamo portatori di una cultura nuova in un settore  poco  consono  al  recupero.

Crediamo in un certo senso, di fare da apripista in questo settore, portando la nostra esperienza legale del recupero, la nostra copertura territoriale e il flusso informativo sistematico  per gestire non in maniera passiva, ma attraverso processi organizzativi strutturati che garantiscono elevate performance di recupero.