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Mercatoria si presenta. Intervista al Ceo Stefano Lorusso: puntiamo ad essere un partner celere e affidabile per banche e aziende

Ci fa una breve presentazione della società, evidenziandone i punti di forza e il posizionamento sul mercato?

Mercatoria SpA è una società indipendente in possesso della licenza ai sensi dell’art. 115 del Tulps che acquista crediti non performing di natura concorsuale, come i crediti chirografari, vantati nei confronti di fallimenti, concordati preventivi, amministrazioni straordinarie, liquidazioni coatte amministrative e piani di ristrutturazione ex art. 182 Bis. Acquistiamo i crediti direttamente con i nostri capitali, dividendoci la size dell’investimento. Quando l’investimento supera il milione e mezzo di euro facciamo ricorso al veicolo di cartolarizzazione per il coinvestimento.

Il nostro target di riferimento sono i single name e i portafogli di crediti commerciali e finanziamenti bancari. Il nostro obiettivo è quello di anticipare la liquidità ai soggetti che dispongono di questi crediti. Sappiamo, infatti, come è emerso dagli ultimi dati diffusi da Cerved, che un fallimento aziendale dura in media 7 anni. Mercatoria si inserisce in questo lasso di tempo anticipando parte dell’incasso a società che si trovano magari esposte nei confronti di debitori sottoposti a procedure concorsuali, garantendo loro la liquidità necessaria alla gestione quotidiana.

Alle banche offriamo servizi di supporto per il monitoraggio, la gestione e il recupero dei crediti deteriorati aiutandole a rispettare le scadenze previste dal calendar provisioning da una normativa sempre più serrata.

Com’è composta la società?

La società è nata nel 2015 con l’idea di affiancare imprenditori e banche in questa fetta di mercato. Siamo una società under 40 e ad oggi contiamo una decina di professionisti, ognuno con le proprie competenze e specializzazioni, e vantiamo un’esperienza pluriennale in ambito concorsuale. Da quando siamo nati abbiamo registrato una continua crescita, anno su anno; ad oggi abbiamo investito 55 milioni di euro e miriamo ad accrescere ulteriormente questi numeri. Abbiamo una sede centrale a Rimini, ma operiamo su tutto il territorio nazionale con una rete capillare di professionisti e collaboratori che offrono servizi di scouting, consulenza legale e contrattualistica. Tra i nostri clienti ci sono le principali banche e grossi nomi del mondo dell’imprenditoria italiana a cui offriamo un servizio su misura, grazie ad un approccio sartoriale che si adatta alle esigenze di ognuno. In ogni investimento che facciamo partiamo da un’attenta valutazione del rischio, che attraverso degli stress test analizza tutti gli attivi in possesso della società e li ribalta sul passivo, cercando di rispettare le reali attese di recupero. Tutto questo è possibile grazie alle potenzialità del nostro software gestionale interno che è in continua evoluzione e ci permette di lavorare ogni procedura elaborando delle soluzioni ah hoc per ogni singola pratica. Una delle variabili principali nella valutazione del rischio per i crediti deteriorati è il costo del denaro e se questo continua ad aumentare farà scendere il prezzo del credito.

Secondo le vostre previsioni il costo del denaro continuerà ad aumentare?

E’ difficile fare una previsione su questo, ma quello che è certo è che se il costo del denaro aumenta il prezzo dei crediti scende perché siamo in un mercato molto competitivo che si basa sull’incontro di domanda e offerta.

Cosa vi aspettate per il 2023?

La tanto attesa ondata di nuovi crediti deteriorati non è più arrivata forse perché il settore ha retto bene alla crisi, avendo ormai raggiunto un elevato grado di maturazione e di competenza in materia di gestione e di pricing. Questo ha fatto sì che tutte le transazioni concluse negli ultimi anni si siano basate su parametri corretti, a differenza di quelle fatte nel 2015 che rispondevano ad esigenze di bilancio. Una conseguenza di questo è stata la fuoriuscita dal mercato di tutti quelli investitori che erano più che altro attratti dagli alti rendimenti. Certo i crediti in circolazione sono tanti, soprattutto quelli garantiti dallo Stato, ma secondo noi non ci saranno vere e proprie ondate. Oggi l’obiettivo principale del sistema bancario è quello di gestire gli Stage 2 mentre i deteriorati si sono spostati sul mercato secondario.

Quali sono gli obiettivi di Mercatoria per il 2023?

L’obiettivo per il 2023 è quello di accrescere la nostra presenza sul mercato delle cessioni sia dal lato delle banche sia da quello delle aziende commerciali. Vogliamo posizionarci sempre di più come partner celere e affidabile, sia per il mondo imprenditoriale sia per il mondo bancario, rispondendo alla crescente necessità di fiducia da parte del settore. Ci teniamo molto all’aspetto della reputazione e investimento molto su questo.

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