Dalla Redazione Investor, servicer e debt buyer

Credit Management la sfida della sostenibilità

Il deterioramento del quadro macroeconomico a livello nazionale e internazionale sta causando difficoltà sempre maggiori alle categorie più deboli della popolazione sia tra le famiglie che per le imprese.  Questo scenario di riferimento solleva delle sfide importanti per chi si occupa di Credit Management, in particolare sotto il profilo della sostenibilità generale e dei rapporti umani.

Adiutrice Barretta, Chief Operating Officer di IPI Finance, come è possibile continuare a perfomare in un contesto, oggettivamente complicato, nel quale sono cambiate le priorità di spesa per privati e imprese?

In IPI Finance riteniamo che sia nei contesti più sfidanti che si vedono le capacità dei credit manager. Per mantenere la performance in un contesto difficile come quello che affrontiamo oggi occorre in primo luogo eccellere nei canali principali di recupero legati alla individuazione dei redditi e beni immobili aggredibili, alla gestione dei piani di pagamento in essere, accordando eventualmente dilazioni e riscadenziamenti al fine di evitare la decadenza.

In secondo luogo, occorre avere la capacità di integrare i canali tradizionali con strumenti straordinari come le cessioni di credito volte a smobilizzare tanto le componenti meno liquide come i fallimenti, sui quali non è possibile incidere attivamente nel breve termine, quanto quelle che generano flussi ricorrenti, come i piani cambiari, per le quali esiste un mercato più ampio.

Che tipo di scenari prevede nell’ambito delle attività di recupero crediti in un particolare contesto economico e sociale come quello attuale? Quali sono i risvolti del rapporto “umano” con le controparti?

Il rallentamento dell’economia e le difficoltà che famiglie e imprese affrontano a causa dell’aumento dei prezzi (in particolare dell’energia e dei prodotti alimentari) e dei tassi d’interesse si riflette sulla capacità delle controparti di rimborsare i propri crediti.

Per fronteggiare il deterioramento del contesto economico e sociale è fondamentale che le società che si occupano di credit management dispongano di competenze tecniche e giuridiche per distinguere i casi nei quali è opportuno accordare delle dilazioni o dei margini di flessibilità, da quelli nei quali è invece necessario intervenire tempestivamente per tutelare le ragioni dei creditori attraverso le opportune azioni legali ed eventualmente attivando canali stragiudiziali come le vendite consensuali, le cessioni di credito e il repossess immobiliare.

In ogni caso è fondamentale tenere a mente che il credit management è un business fatto di persone che devono interfacciarsi con altre persone. L’enfasi che di recente viene attribuito alla tecnologia e ai processi di lavorazione, caratteristiche che pure riteniamo fondamentali, non deve far perdere di vista l’obiettivo finale che non può limitarsi alla mera massimizzazione dei profitti e incremento dei ricavi, ma che deve cercare di non compromettere il tessuto sociale e rispettare dei criteri di sostenibilità nel lungo periodo.

ARTICOLO PUBLIREDAZIONALE