Dalla Redazione Fintech

Qonto investe in Italia

La startup francese Qonto ha raccolto un round di finanziamento di serie D da 552 milioni di dollari (486 milioni di euro). Dopo questo passaggio, si stima che la valutazione dell’azienda abbia raggiunto i 5 miliardi di dollari (4,4 miliardi di euro). Si tratta di uno fund raising tra i più grandi nell’ecosistema tecnologico francese.

Qonto è una challenger bank focalizzata sui conti bancari aziendali. La startup si concentra principalmente sulle piccole e medie imprese e sui liberi professionisti. In particolare è previsto che cento milioni saranno investiti in Italia per assunzioni e un nuovo progetto su un mercato in forte crescita.

La società, fondata nel 2016, ha già raggiunto 220 mila clienti come liberi professionisti, piccoli imprenditori (o anche piccolissimi), free lance, artigiani. La proposta aziendale prevede un conto business online che permette di realizzare molte operazioni, senza passare per la filiale della banca e nemmeno dal proprio homebanking.

«Siamo la prima fintech che ha offerto questo tipo di servizio, insieme a tanti altri che di solito fanno perdere molto tempo agli imprenditori. In questo modo, noi consentiamo loro di rimanere concentrati su ciò che conta veramente: il loro business», dice Mariano Spalletti, da tre anni country manager di Qonto Italy.

Attiva in quattro Paesi (Francia, Germania, Spagna e Italia) nell’ultimo anno da noi la fintech ha registrato una crescita del numero di clienti del 145%. «E non ci vogliamo fermare qui. Per questo, nei prossimi due anni investiremo cento milioni di euro, anzitutto nella ricerca di persone. Oggi siamo in 40 e arriveremo oltre i cento collaboratori. Cerchiamo addetti al marketing e alle vendite, esperti di risorse umane e specialisti di customer services oltre che di compliance», spiega il manager. Infatti, giuridicamente Qonto è un istituto di pagamento e non di credito: per esempio non può erogare finanziamenti o emettere carte di credito ma si sostituisce alle banche in numerose funzioni, sempre nel rispetto delle normative vigenti e nella garanzia della sicurezza.

Dall’Italia partiranno anche nuovi servizi che saranno sviluppati in base alle esigenze dei clienti. Dal lancio nel maggio 2019 Qonto ha creato più di 30 soluzioni pratiche e firmato accordi con 17 startup partner (da Satispay a Yolo, fino a October) per essere presenti in settori come l’assicurazione o la creazione di nuove imprese. Sempre grazie alle modalità digitali.

Secondo Alexandre Prot, co-fondatore e ceo «con questo nuovo round di investimento, Qonto prevede di continuare ad espandere la propria offerta attraverso lo sviluppo in-house, nuove partnership strategiche e potenziali acquisizioni, aumentare ulteriormente la penetrazione nei mercati di Italia, Germania, e Spagna e rafforzare la leadership europea entrando in nuovi mercati entro il 2023. Prima di guardare all’espansione in altri Paesi, gli sforzi di Qonto si concentreranno sul consolidamento della posizione in Italia, Spagna (dove abbiamo lanciato nel 2019) e Germania (dove siamo presenti dal 2020). Negli ultimi due anni, Qonto ha quadruplicato i ricavi nei mercati in cui è presente al di fuori del suo Paese di origine. Il potenziale è di circa 15 milioni di imprese, pertanto ci concentreremo in un primo momento sullo sviluppo della nostra quota nei Paesi in cui siamo presenti, mentre prevediamo di lanciare in altri paesi europei a partire dal prossimo anno».

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.