Dalla Redazione Fisco, tributi e riscossioni

Debiti con il fisco, tutto quello che c’è da sapere tra scadenze e condoni

Il ritorno dalle vacanze estive è sempre un momento di bilanci e nuovi propositi per azzerare gli eccessi delle feste e tornare alla normalità. In questo processo si inserisce il calendario delle scadenze dei pagamenti lasciati in arretrato. La prima data da ricordare è quella del 31 agosto che rappresenta il termine ultimo per la seconda rata della “Rottamazione-ter”, posticipata a causa della pandemia. In virtù dello stato emergenziale, infatti, la legge di conversione del Decreto Sostegni-bis (Legge n. 106/2021), ha permesso di rateizzare le somme dovute all’Ente della Riscossione, con definizione agevolata, in diverse rate a luglio, agosto, settembre e ottobre 2021. Chi ha cartelle esattoriali che risalgono a maggio 2020, deve effettuare il pagamento della seconda rata entro il 31 agosto 2021. L’Agenzia delle Entrate stima che prima di settembre si sbloccheranno almeno 4 milioni di cartelle rimaste insolute su un totale di 25 milioni di cartelle esattoriali attualmente ferme per opera della Rottamazione-ter. Come per le altre scadenze, sono previsti 5 giorni di tolleranza per procedere al pagamento; oltre questo termine, il contribuente insolvente non potrà più beneficiare della definizione agevolata. Le somme versate precedentemente saranno considerate un acconto sulle somme dovute. Inoltre, è possibile compensare le somme dovute con i crediti commerciali (ad esempio per la fornitura di appalti e servizi per la P.A.) non prescritti, sempre che siano certi, liquidi ed esigibili.

Il 2 agosto 2021, invece, è entrato in vigore il decreto che prevede la cancellazione, entro il 31 ottobre 2021, tramite condono fiscale, delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro. Si tratta dello stralcio delle cartelle esattoriali già disposte in precedenza dal Decreto sostegni verso una certa categoria di contribuenti. Il cittadino non deve fare alcuna richiesta perché sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ad eseguire in automatico la procedura di eliminazione dei debiti. La stima è di circa 16 milioni di cartelle che verranno spazzate via con un colpo di spugna dalla banca dati.

Fra i requisiti necessari per rientrare nel condono, c’è l’iscrizione a ruolo delle cartelle in data 23 marzo 2021. Inoltre le cartelle devono avere una data compresa tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010 e un importo massimo di 5.000 euro per singola cartella. Infine, il contribuente deve avere un reddito inferiore a 30.000 euro nell’anno 2019.

E’ possibile ottenere l’annullamento anche se si hanno più cartelle esattoriali, purché ognuna di esse rientri nei requisiti previsti. Nella sanatoria sono comprese una vastità di tributi e tasse, dalle imposte Irpef al bollo auto, dall’Imu alla Tari. Fra le cartelle esattoriali che verranno cancellate in modo definitivo ci sono quelle per cui era stata presa la decisione di:

  • rateizzare;
  • saldare;

Mentre le multe stradali rientrano in tributi locali e verranno annullate, ci sono alcune multe, come quelle derivanti da sanzioni di sentenze di condanna penale, che non rientrano nel condono per via della loro natura ambivalente. Altri debiti esclusi dalla misura sono quelli riguardanti:

  • il recupero degli aiuti di stato percepiti indebitamente;
  • condanne della Corte dei Conti;
  • l’IVA sulle importazioni.

Lo stralcio delle cartelle avverrà entro il 31 ottobre mentre entro il 30 settembre l’Agenzia delle Entrate stilerà un elenco dei cittadini esclusi dal condono fiscale, che non rientrano nel limite di reddito dei 30.000 euro. Entro il 30 novembre, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà notificare gli enti interessati, ovvero coloro che avevano richiesto l’azione coattiva, dell’annullamento delle cartelle.