Dalla Redazione Normativa e regolamentazione

Via libera per Credit Agricole all’acquisizione di Creval

Secondo indiscrezioni non ancora ufficiali riportate da Reuters, il governo italiano avrebbe dato via libera all’acquisizione di Creval da parte di Credit Agricole Italia.

L’offerta della divisione italiana dell’istituto francese aveva bisogno dell’approvazione del governo italiano, che ha la possibilità di bloccare offerte indesiderate in settori strategici come quello bancario, delle telecomunicazioni e della sanità.

I cosiddetti “Golden Powers” permettono a Roma di scongiurare o stabilire rigide prescrizioni sulle acquisizioni in settori chiave da parte di gruppi non appartenenti all’Unione europea e – in base a un quadro temporaneo in vigore fino al 30 giugno – anche a quelli dell’UE.

La settimana scorsa il Tesoro ha inviato all’ufficio di gabinetto dell’ex primo ministro Giuseppe Conte una raccomandazione in cui si dice che tali poteri speciali non dovrebbero essere esercitati nel caso di Creval.

Ma il governo uscente ha deciso venerdì di lasciare il compito nelle mani dell’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, che ha giurato come primo ministro il 13 febbraio.

Il nuovo gabinetto si è riunito subito dopo l’entrata in carica e ha accettato di soddisfare la richiesta del Tesoro, hanno detto le due fonti.

L’approvazione è accompagnata da raccomandazioni non vincolanti, ha detto una delle fonti, senza specificare quali siano i suggerimenti.

Credit Agricole Italia in novembre ha offerto 10,50 euro per azione per comprare Creval per un investimento totale di 737 milioni di euro (893 milioni di dollari).

Le azioni di Creval sono state scambiate costantemente sopra il prezzo dell’offerta. Lunedì sono scese dello 0,6% a 11,98 euro alle 1510 GMT.

Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno detto che si aspettano che il prezzo dell’offerta sia aumentato ad almeno 11,5 euro.

L’operazione, che dovrebbe essere formalizzata entro aprile, dovrebbe beneficiare delle agevolazioni fiscali per le fusioni che l’Italia ha approvato l’anno scorso dopo l’annuncio dell’offerta, al fine di facilitare la privatizzazione della banca salvata Monte dei Paschi.

Secondo stime preliminari gli incentivi fiscali dovrebbero portare un beneficio potenziale di 350 milioni di euro per questa acquisizione, sulla quale l’istituto valtellinese, che vale circa 846 milioni di euro agli attuali prezzi di mercato, darà un parere formale sull’offerta solo dopo la pubblicazione del prospetto ufficiale dell’offerta.

Secondo le dichiarazioni della banca target, l’offerta che non era prevista né concordata. Fonti hanno detto che si sta preparando a combattere per ottenere dagli azionisti un prezzo più alto.

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