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Abi proroga le domande per moratorie di settore

Slitta di tre mesi da fine dicembre a fine marzo il termine per la concessione da parte di una banca di una moratoria sui crediti a imprese e famiglie. Lo indica l’Abi. Si tratta delle moratorie previste da specifici accordi con le associazioni imprenditoriali e con le associazioni dei consumatori. Per quanto riguarda le imprese il termine del 31 dicembre era previsto in “Imprese in Ripresa 2.0” contenuta nell’Accordo per il Credito 2019. Per le famiglie, invece, la concessione di moratorie era di fatto sospesa da settembre in attesa di una pronuncia da parte dell’Eba che è poi arrivata nei giorni scorsi e ha stabilito che le moratorie dei finanziamenti possono avere una durata massima di 9mesi, termine comprensivo di eventuali periodi di sospensione, già accordati sullo stesso finanziamento, in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19.

«Queste ulteriori moratorie per famiglie e imprese – ha dichiarato Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’Abi – sono un altro segno tangibile di quanto il mondo delle banche sia vicino alle esigenze di questo momento. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha reso necessario l’ulteriore rafforzamento delle iniziative per supportare imprese e famiglie. L’obiettivo è sostenere l’economia nel superamento di questa fase e venire incontro alle fasce di popolazione maggiormente a rischio di vulnerabilità».

«Il nuovo Addendum all’Accordo ABI-Confindustria sfrutta gli spazi offerti dall’aggiornamento delle linee guida Eba sulle moratorie e rappresenta uno strumento importante di sostegno alle imprese in uno scenario reso sempre più difficile dal perdurare della pandemia» commenta Emanuele Orsini, vice presidente Confindustria per il credito, il fisco e la finanza. «Va considerato – aggiunge – come un tassello di una strategia più ampia di supporto alle imprese che deve necessariamente prevedere altri interventi, che comportano modifiche normative a livello sia nazionale sia europeo».

Per quanto riguarda le moratorie alle famiglie sui mutui casa, la nota dell’Abi ricorda che l’iniziativa comprende anche le sospensioni delle rate dei mutui che non possono accedere al Fondo di solidarietà della prima casa (il Fondo Gasparrini) e i finanziamenti a rimborso rateale (altre tipologie di mutui) erogati a persone fisiche che non presentano ritardi di pagamento al momento della presentazione della domanda di sospensione. La moratoria, per un massimo complessivo di 9 mesi appunto, riguarda la quota capitale o l’intera rata e può essere richiesta in una serie di casi che vanno dalla perdita del lavoro alla riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni solari consecutivi. Altri requisiti alternativi sono la riduzione del fatturato del 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019 e il caso di morte o grave infortunio del debitore.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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