Dalla Redazione

Semestrale FIRE: Ebitda e AUM in crescita

Il Consiglio di Amministrazione di Fire Group, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020. Gli obiettivi princiapli per l’anno in costo consistono in una crescita dei margini e nella  finalizzazione degli investimenti previsti dal piano industriale, pari a 17 milioni di euro.

Rispetto allo scorso anno si registra

  • Ebitda in crescita del 16%
  • Asset Under Management in aumentano del 15%
  • Costi operativi in diminuzione dell’11%.

Il leggero calo dei ricavi di Gruppo (-8%), è da attribuirsi prevalentemente agli effetti che il Covid-19 ha avuto nell’area della riscossione dei tributi, con interventi normativi volti a limitarne l’impatto sui contribuenti in un periodo molto complesso. Anche l’area credit management, in particolare con riferimento alle committenti Telco e Utility, ha mostrato una temporanea flessione nel periodo del lockdown, in gran parte recuperata dopo la riapertura.

Il margine industriale risulta pari a 5,4 milioni di euro, in crescita dai 5,3 milioni del corrispondente periodo dell’anno scorso, grazie ad un prudente contenimento dei costi variabili.
Il miglioramento dell’efficienza organizzativa, l’attento presidio delle spese generali e il costante investimento in ambito tecnologico hanno consentito al Gruppo Fire un incremento della marginalità, con ’Ebitda che si è attestato a 2,7 milioni di euro dai 2,3 milioni al 30 giugno 2019. Il margine risulta così pari
al 12% (dal 9% precedente).
Significativa la crescita degli Asset Under Management, che passano dai 20 ai 23 miliardi di euro (+15%), evidenziando la capacità operativa di Fire di assorbire ingenti masse di crediti e supportare i processi di gestione dei propri clienti con servizi in evoluzione rispetto al contesto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Riguardo all’implementazione delle iniziative previste dal Piano Industriale 2020-2023, varato lo scorso febbraio, l’impatto dell’emergenza Covid è stato estremamente limitato.

La flessibilità organizzativa e la forte propensione al digitale che contraddistinguono il Gruppo hanno permesso di reagire velocemente, adattando
strumenti e processi al contesto e riuscendo a portare a termine numerosi progetti strategici.
Fire ha sviluppato e commercializzato una nuova Value Proposition in tema di Early Warning, in linea con il proposito di essere gestori lifetime del credito e con l’attuale contesto economico, a supporto del miglioramento dell’Asset Quality degli istituti bancari italiani.
È stato messo in produzione un tool automatizzato per il calcolo della rata sostenibile per il supporto industrializzato alle banche nella gestione degli UtP grazie alla capacità di gestione massiva di proposte di ristrutturazione volte al rientro in bonis al termine del cure period (tool già in roll out con banca Tier1).
Per rispondere alla necessità di analytics che possano interpretare i trend in atto e prevedere quelli futuri in relazione all’effetto Covid sulle curve di recupero, Fire ha sviluppato modelli preliminari per la selezione e valutazione delle opportunità di coinvestimento.
In area ICT, in roll out diversi progetti di innovazione di processo e tecnologica, fra cui la messa in opera del modulo gestionale dedicato al comparto Secured (RNext), la finalizzazione del progetto di integrazione dei flussi informativi con uno dei principali consorzi di gestione di servizi informatici in ambito bancario, per la
semplificazione e velocizzazione dell’onboarding di portafoglio singoli lotti e l’automatizzazione di processi di back office grazie all’intelligenza artificiale.
Infine, il Gruppo ha semplificato ed efficientato la struttura societaria e organizzativa, con un importante cambio di passo in area Sales, ICT e Operations.