Credito e consumatori

Sospese cartelle esattoriali e pignoramenti, stop rate mutuo fine a fine anno: le novità

Dopo i bonus professionisti ed il contributo a fondo perduto, il Governo nel decreto di Agosto, di prossima emanazione, ha intenzione di dare ossigeno ai contribuenti italiani duramente colpiti dalle conseguenze economiche determinate dall’emergenza sanitaria. Ormai è data per certa la proroga di altri due mesi di sospensione delle cartelle esattoriali, la scadenza prevista per il 31 agosto slitterà al 31 ottobre.

Il provvedimento ha intenzione, dunque, di bloccare tutte le cartelle fiscali comprensive di quelle interessate alla rateazione, oltre ai solleciti, i pignoramenti e le ipoteche. La misura si rende necessaria, in quanto i contribuenti italiani, a corto di liquidità a causa proprio delle conseguenze economiche pesanti che ha lasciato il Coronavirus, molti lavoratori, lo ricordiamo, hanno perso il lavoro altri sono finiti in Cassa integrazione con uno stipendio decisamente inferiore rispetto allo standard, non sarebbero riusciti ad adempiere ai propri obblighi fiscali che sarebbero ripresi, senza questa ulteriore proroga, dal primo di settembre.

I dati chiariscono quante famiglie beneficeranno di tale ulteriore proroga, attualmente risultano oltre 6 milioni di cartelle sospese, pronte da notificare al 31 maggio. A queste si aggiungono tutte le cartelle in scadenza a giugno, luglio e agosto, che portano il pesante bilancio ad oltre 12 milioni di cartelle pronte a essere inviate agli italiani entro l’estate 2020.

Inoltre nel decreto di Agosto si andrà incontro con buona probabilità anche ad un’altra importante proroga, ossia la moratoria dei mutui. Moltissime le famiglie che già nei mesi scorsi hanno optato per questa opportunità concessa sospendendo il pagamento delle rate del mutuo, che si è dimostrata effettivamente essere l’unica soluzione per quei contesti famigliari in cui è venuto meno un reddito o si è ridotto l’importo dello stesso e dunque ci si è trovati dinanzi ad un budget famigliare, spesso già tutto programmato per le spese fisse, ‘ridotto all’osso’.

In discussione anche altri provvedimenti di natura fiscale da parte del Governo, che ad esempio starebbe pensando alla rateizzazione per due anni, fino al 2020, il 50% dei versamenti mensili Iva e delle ritenute Inps e Irpef di marzo, aprile e maggio già in scadenza il prossimo 16 settembre, poi la restante metà nel 2021.

Su questo fronte si è espresso positivamente il Ministro dell’Economia Gualtieri che avrebbe parlato di rimodulazione dei versamenti, che oscillerebbero intorno alla consistente cifra dei 7.6 miliardi di euro. L’esecutivo sta dunque pensando di consentire il pagamento del 50% dell’importo a settembre e una rateizzazione della restante metà tra il 2020 e il 2021.

Se tutte le idee dell’esecutivo andassero effettivamente in porto, come pare accadrà dati i numerosi articoli che danno già per certe le misure, sicuramente per i contribuenti si andrebbe incontro ad un’importante boccata di ossigeno, quanto mai necessaria per poter ripartire in questa fase post Covid 19.