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Recuperi ridotti tra il 2,5% e il 10,7% per le cartolarizzazioni di Npl italiane rispetto ai piani. Lo calcola DBRS Morningstar

A fine aprile le performance delle cartolarizzazioni di Npl italiani a cui DBRS aveva assegnato un rating entro metà 2019 erano notevolmente peggiorate rispetto a inizio anno. L’ammontare medio dei recuperi lordi registrato dopo lo scoppio della crisi Covid-19 , e quindi tra metà febbraio e fine aprile, si è ridotto per tutte le operazioni in un range che è andato da un minimo del 15% a un massimo del 70%, rispetto ai precedenti sei mesi. Non solo. In molti casi si stava già osservando un trend negativo delle performance già a partire da gennaio. Di conseguenza, il cumulative collection ratio osservato ad aprile è peggiorato per tutte le operazioni rispetto a quello osservato a dicembre 2019, con riduzioni che sono andate da un minimo del 3% a un massimo del 25,5%.

I dati poco confortanti sono stati snocciolati ieri da Christian Aufsatz, Head of European Structured Finance di DBRS Morningstar, in occasione del webinar organizzato dall’agenzia di rating, intitolato Present and Future of European NPL Disposal and Performance. I dati sono contenuti nel report di DBRS, European Nonperforming Loan Securitisations: Steady Supply but Uncertain Outlook on Performance Post-COVID-19.

Il report dice anche che DBRS ha ricevuto a oggi le versioni aggiornate dei business plan stilati dai servicer delle varie cartolarizzazioni per 13 delle 16 operazioni monitorate di cui sopra (cioé quelle che avevano ricevuto un rating tra il 2016 e la prima metà del 2019). Si tratta di Popolare Bari NPLS 2016 srl, Brisca Securitisation srl, Fino 1 Securitisation srl, Popolare Bari NPLS 2017 srl , Aragorn NPL 2018 srl, 4Mori Sardegna srl, 2Worlds srl, Maggese srl, Juno 1 srl, Maior SPV srl, Ibla srl, Juno 2 srl e Leviticus SPV srl.

Per ognuna delle operazioni, DBRS ha messo a confronto l’ammontare totale dei recuperi lordi inizialmente stimati dal servicer e il totale de recuperi effettivi più le proiezioni dei business plan aggiornati e ha calcolato che i servicer hanno in genere ridotto l’ammontare previsto dei recuperi lordi complessivi da un minimo del 2,5% a un massimo del 10,7%, con le eccezioni di 4Mori Sardegna srl, Fino 1 Securitisation srl e Juno 2 srl, che innvece rispetto ai rispettivi business plan originari presentano previsioni stabili o leggermente migliorative.

Quanto alle caratteristiche di tutte le cartolarizzazioni di Npl italiane con rating di DBRS (quindi considerando anche quelle arrivate sul mercato nella seconda metà del 2019), DBRS ha segnalato che:
-il 56,6% del valore lordo dei portafogli cartolarizzazioni e costituito da crediti secured e il restante 44,4% da crediti unsecured
– gli immobili a garanzia sono localizzati per il 45,5% in Nord Italia, per il 21,6% nel centro e per il 32,3% nel sud e isole
– il 75,3% del valore lordo dei portafogli è rappresentato da crediti corporate, una percentuale in calo dall’82,9% del 2018, a seguito dell’arrivo sul mercato di cartolarizzazioni con un’alta concentrazione di debitori retail come Prisma SPV srl (100% del valore lordo), ISEO SPV srl (99.5%) e Marathon SPV srl (57.4%) nell’ultimo trimestre del 2019.

DBRS ha segnalato poi una serie di nuove tendenze emerse tra fine 2018 e 2019 su mercato italiano delle cartolarizzazioni di Npl:
– sono state effettuate emissioni non assistite da garanzia Gacs (Futura 2019 srl, Marathon SPV srl nel 2019, Belvedere SPV srl a fine 2018);
– è stata condotta la prima operazione di cartolarizzazione su crediti unsecured e la prima a tasso fisso (Marathon SPV srl) nel dicembre 2019;
– il già citato arrivo sul mercato di cartolarizzazioni di portafogli con alta concentrazione di crediti verso privati nell’ultimo trimestre del 2019;
– l’arrivo sul mercato della prima cartolarizzazione con un spv (Belvedere SPV srl) che incorporate una ReoCo ai sensi dell’art. 7.1, comma 4 della Legge 130/1999 (si veda altro articolo di BeBeez), che potrebbe essere la prima di una serie, grazie al trattamento fiscale favorevole riservato a tali strutture.

Infine, lo studio di DBRS Morningstar ha sottolineato che il mercato italiano dei servicer è molto concentrato: i tre operatori principali (Prelios, Cerved, doBank/doValue/Italfondiario) hanno in mano circa il 69% delle cartolarizzazioni di Npl in termini di valore lordo e se consideriamo anche il quarto operatore (Credito Fondiario), addirittura si arriva all’81%.

Sul fronte europeo, “i progressi nella riduzione degli Npl compiuti dalle banche europee tra il 2014 e il 2019 saranno spazzati via dalla crisi dovuta al coronavirus”, ha detto Elisabeth Rudman, Head of European Financial Institutions group di DBRS Morningstar nel corso del webinar.

Gli operatori temono in particolare un aumento di crediti deteriorati in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Tuttavia, le banche stavolta sono più strutturate e hanno maggiore esperienza nel gestirli, per cui saranno più preparate a governare la loro nuova ondata, ha affermato Rudman. Inoltre, come ha ricordato Nichola James, Co-Head of Sovereign Ratings di DBRS Morningstar, la moratoria sui crediti attuata dal Governo italiano potrà mitigare in parte l’ondata di Npl in arrivo nel nostro paese.

Autore: Valentina Magri

Fonte: Bebeez