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Banco BPM-UBI-MPS: sarà un matrimonio a tre?

Anche se l’ingresso dell’istituto senese sembrerebbe destinato ad incrementare la difficoltà complessiva dell’operazione, il risultato finale, e le possibilità per il Tesoro di dismettere una partecipazione che diventa sempre più ingombrante, potrebbero favorire l’operazione.

Nelle ultime settimane a tenere banco è stata la possibilità di un possibile matrimonio tra UBI Banca e Banco BPM. Oltre alle azioni dei due istituti, che hanno iniziato la settimana all’insegna della debolezza (-1,06% per le azioni Banco BPM, -0,2% per il titolo UBI Banca), a beneficiare del possibile matrimonio è stato tutto il comparto visto che le nozze Banco BPM-UBI sancirebbero il via libera a cascata per il tanto atteso consolidamento del sistema bancario italiano.

Il processo che dovrebbe portare alla nascita del terzo polo bancario italiano dopo UniCredit ed Intesa Sanpaolo è però ricco di ostacoli.

Banco BPM-UBI Banca: le difficoltà dell’operazione

In primo luogo ci sarebbe la sovrapponibilità territoriale dei due istituti, entrambi fortemente radicati nelle regioni settentrionali.

Si tratta di un aspetto di non poco conto, sia alla luce delle difficoltà operative legate alla gestione della clientela, sia alla forte componente di esuberi che un’operazione del genere comporterebbe.

Ma non solo. Il possibile matrimonio Banco BPM-UBI Banca comporterebbe anche forti criticità dal punto di vista dell’azionariato: molto in stile “public company” nel caso di Banco BPM e più concentrato nel caso dell’istituto guidato da Victor Massiah.

Inoltre c’è la questione del rafforzamento patrimoniale di una o di entrambe: in questo caso la cifra, stimano gli analisti, potrebbe arrivare in quota 2 miliardi euro.

Banco BPM-UBI Banca: e se anche MPS entrasse nella partita?

A questo punto entra in campo il governo che, tramite misure per incentivare una simile operazione, potrebbe dare la spinta decisiva a questo tipo di aggregazione e scatenare un effetto a cascata sull’intero comparto.

Ma l’intervento dell’esecutivo potrebbe essere anche più sostanziale e, come ripota l’Economia (l’inserto del Corriere della Sera), prevedere la discesa in campo di Monte dei Paschi di Siena.

Per l’esecutivo, l’inserimento dell’istituto toscano nell’operazione risponderebbe alla necessità di riequilibrio, anche territoriale, dell’operazione e sarebbe funzionale all’uscita dal capitale da parte del Ministero dell’economia (al momento, Via XX Settembre detiene il 68,247% del capitale dell’istituto senese).

Banco BPM-UBI Banca-MPS: ipotesi che torna di moda

Di un possibile matrimonio a tre se ne era già parlato a febbraio 2017. Ovviamente l’inserimento di una nuova compagine finirebbe per incrementare le criticità dell’operazione ma le dimensioni finali della nuova entità potrebbero finire per giustificare gli sforzi.

L’ipotesi potrebbe anche finire per riaccendere l’interesse di BPER, da sempre interessata ad MPS, e del suo azionista Unipol.


Autore: Luca Fiore
Fonte: Money.it

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