Credito e consumatori Dalla Redazione

Truffe bancarie online, ci cascano soprattutto i Millennials

Sono i Millennials, ovvero i giovani tra i 18 e i 34 anni, le principali vittime delle truffe bancarie online. A colpire è soprattutto il phishing. Lo svela un recente studio realizzato dall’istituto bancario inglese Lloyds Bank che ha deciso di lanciare una campagna informativa per sensibilizzare sul tema. Sembra un controsenso eppure sono proprio i nativi digitali, che dovrebbero avere qualche strumento in più per riconoscere le “magagne” online, a cadere nelle trappole. Forse perché sono proprio loro ad usufruire maggiormente della rete e dei servizi di home banking e sono più esposti ai rischi. Ed evidentemente non sono correttamente informati e poco consapevoli dei rischi che si nascondono dietro a password poco sicure o a mail sospette. Per “trafugare” password e pin i truffatori, infatti, vestono i panni di tre istituzioni in particolare: la banca del cliente, la polizia o l’Agenzia delle Entrate (l’equivalente inglese). A pagare però il prezzo più alto di queste truffe bancarie non sono i giovani: Lloyds ha calcolato che una singola frode sfila agli under 34 circa 2.500 sterline, mentre agli over 55 vengono rubate una media di quasi 11 mila sterline a testa. In mezzo ci sono quelli tra i 45 e i 54 anni con 3.500 sterline perse. Il fenomeno delle truffe bancarie naturalmente non ha confini geografici ed è ben radicato anche nel nostro Paese. Tanto che, secondo i dati dell’Abi, nel 2018 le banche italiane hanno investito oltre 300 milioni di euro per aumentare il livello di sicurezza delle operazioni telematiche dei propri clienti. E per il 2019 lo studio stima un aumento degli investimenti fino al 15% per metà degli istituti coinvolti.

Proprio in questi giorni sulle chat italiane di WhatsApp sta girando l’ennesima truffa: un messaggio che propone sconti su alcuni capi d’abbigliamento firmati da acquistare online attraverso un link. Cliccandoci sopra gli utenti arrivano su una pagina dove bisogna ultimare l’acquisto inserendo i dati della propria carta di credito. In questo modo purtroppo si aprono le porte del proprio conto, dando libero accesso ai truffatori.