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Intervista a Vestager: «La garanzia statale sugli Npl funziona bene»

In una intervista sui grandi temi del momento pubblicata stamani dal Sole/24 Ore, la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager si è espressa sul sistema bancario italiano; le prossime decisioni relative alle fusioni Siemens-Alstom e Fincantieri-STX; e sulla necessità di adattare il diritto della concorrenza al big data.

Sul fronte bancario, l’ex ministra delle Finanze danese sostenuto che il programma di garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze (GACS) ha funzionato bene, contribuendo a una riduzione dei crediti inesigibili nei bilanci bancari italiani. «Credo abbia funzionato molto bene – spiega – Le sofferenze sono un problema per i bilanci bancari e per l’economia nel suo insieme. Il meccanismo ideato per ridurre il peso dei crediti inesigibili nei bilanci creditizi ha avuto bisogno di tempo per andare a regime, ma ora si dimostra molto efficace. La decisione sul rinnovo è al governo italiano».

Alla domanda se il meccanismo ha riscosso interesse anche in altri paesi, il commissario risponde: «Sì, perché l’Italia non è l’unico paese a soffrire di un elevato ammontare di sofferenze bancarie. Ma in altri paesi i crediti inesigibili sono più settoriali e quindi l’approccio è stato diverso». Sul caso Alitalia, Vestager fa sapere: «Ho fatto il punto con i miei collaboratori prima di Natale. L’indagine sul prestito è ancora in corso e siamo in stretto contatto con il governo. Non abbiamo scadenze. Più in generale, abbiamo avuto numerosi casi segnati sia da aiuti di stato che da antitrust. Cerchiamo di adattarci, permettendo che le cose accadano nel rispetto delle regole. In questo caso, la palla è nel campo del governo italiano che deve decidere cosa intenda fare. Per il diritto comunitario la natura della proprietà, pubblica o privata, non è un problema. L’importante è che la mano pubblica si comporti da investitore privato».
 
Per quanto riguarda le fusioni, la signora Vestager ha difeso il diritto comunitario della concorrenza, che secondo lei non impedisce la nascita di campioni europei, come dimostrano peraltro recenti fusioni. Ha ribadito quanto sia importante garantire la libera concorrenza sia per i singoli consumatori che per le aziende concorrenti. Ciò detto, ha ammesso che il big data, in quanto strumento economico, è un nuovo fattore nella politica di concorrenza. I dati, ha notato, sono «una nuova valuta, un bene, una barriera all’ingresso, una risorsa a favore dell’innovazione»
 
«Sul fronte Carige – dice la commissaria – abbiamo preso nota del decreto-legge del governo Conte e siamo in contatto con le autorità italiane. Una volta che verrà deciso un programma di emissioni obbligazionarie garantite dallo Stato valuteremo la proposta.Sul caso Mps, non ho commenti da fare».
 

Fonte:

Il Sole 24 Ore

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