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La scossa di Iliad nel fintech: prestito in crowdfunding da 100mila euro

liad lancia la sfida Fintech al mercato del credito. Dopo aver creato scompiglio nella telefonia mobile italiana, la società francese sembra intenzionata a ripetersi anche sul mercato del credito: la compagnia più “low cost” dell’arena telefonica sta raccogliendo infatti tra gli utenti del web (oltre che naturalmente tra i suoi) un finanziamento di 100mila euro con la formula del crowdfunding, una delle tecniche più innovative ed economicamente vantaggiose della nuova finanza digitale. Sul piano operativo, Iliad ha affidato la gestione dell’operazione alla piattaforma October, leader nel “peer to peer lending” europeo per i prestiti alle imprese.

Centomila euro non sono una cifra da capogiro, ma in questo caso è il valore dell’iniziativa ad avere centralità e importanza: il crowdfunding, con i suoi bassissimi costi di raccolta e la sostanziale esenzione dalle regole bancarie, ha tutte le potenzialità per diventare una vera alternativa ai tradizionali canali di erogazione del credito, soprattutto per le necessità delle piccole imprese. La stretta creditizia e i criteri più rigorosi di valutazione del merito di credito da parte delle banche rischiano infatti di penalizzare soprattutto in Italia le aziende più piccole o patrimonialmente deboli. Ma in realtà, è all’estero che il crowdfunding sembra aver già conquistato anche l’interesse delle medie e grandi imprese: la piattaforma October raccoglie infatti finanziamenti peer-to-peer con realtà importanti come AccorHotels, Adecco, Allianz France, Arkéa, Edenred, ENGIE, JCDecaux, SUEZ, Unibail-Rodamco-Westfield e Webhelp. 

Il prestito sociale per lo sviluppo
Per tornare al caso-Iliad, nel progetto di crowdfunding della compagnia telefonica sono entrate già 11 società internazionali: l’obiettivo comune – come è scritto sul sito di October – “è dimostrare all’ ecosistema imprenditoriale l’enorme opportunità offerta dal “prestito sociale” per finanziare progetti di sviluppo in modo in modo complementare al sistema bancario.
Ciascuno di questi 11 gruppi darà infatti alle PMI partner “la possibilità di ottenere finanziamenti fino a un milione, senza alcuna commissione”. Le aziende grazie alla piattaforma di social lending possono usufruire di una valutazione molto più rapida rispetto a tante realtà del settore bancario. October in sole 48 ore riesce a garantire una completa analisi creditizia grazie all’utilizzo di database esterni.

La risposta del mercato alla richiesta di denaro di Iliad non si è fatta attendere. 
Quasi 1000 investitori privati hanno già sottoscritto il prestito condiviso di Iliad, tecnicamente un
prestito ad ammortamento lineare, e riceveranno un interesse del 2,5% per una durata di 2 anni. Il denaro prestato ad Iliad, secondo gli esperti di merito creditizio di Ledix- October è classificato a basso rischio ( il sito dispone di un proprio sistema interna basato sui consigli degli analisti). 
Un’ altra peculiarità di Iliad è, per gli esperti della piattaforma, l’eccellente capacità di rimborso con un indice di copertura dei costi fissi molto elevato. 
La previsione degli analisti del sito questo prestito si basa però sui dati del 2017, ben prima del lancio di Iliad in Italia e i dati hanno condotto alla decisione di far meritare il rating più alto del sito “A+”. 

Gli analisti di October però precisano che “l’opinione rappresenta solo un elemento di riflessione nella decisione di un investitore di contribuire al finanziamento di un progetto” e che l’opinione degli esperti “è offerta a titolo indicativo da parte del team di credito degli esperti di October ed è presentata sulla base delle informazioni fornite dall’impresa titolare del progetto e delle informazioni del nostro database”. 

Nessun consiglio di investimento viene dunque fornito dagli advisor di October ma sui dati forniti dall’azienda questi forniscono un voto al progetto di finanziamento, come una sorta di piccola di agenzia di rating interna.

Prove di disruption
Vista l’esperienza degli 11 grandi gruppi francesi che hanno scelto di finanziarsi anche tramite October, sarà probabilmente questo il futuro per le Pmi: diversificare l’accesso al credito sia tramite strumenti tipici del canale bancario sia tramite quello delle fonti alternative del fintech quali crowdfunding e peer to peer lending? 

Spingere sull’innovazione verso nuove forme di finanziamento tradizionalmente non coperte dal sistema bancario ed essere così maggiormente efficienti e rapidi nel valutare le richieste e quindi più time to market, non può che far bene anche per il nostro sistema Paese, oltre anche alle banche in un’ottica di possibile collaborazione con le fintech.


Autore: Luca Battanta
Fonte:

Il Sole 24 Ore

fintechiliad

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