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Bancomat gratis sotto i 15 euro e via libera ad acquisti online

Dal 1° gennaio 2019 il bancomat avrà più poteri. Con la stessa carta (tecnicamente una carta di debito) si potranno effettuare acquisti online (sui siti di commercio elettronico) e pagare i tributi. Il tutto direttamente dal proprio smartphone digitando senza che sia necessario ricordare il numero della carta o una password in particolare. Sarà sufficiente indicare il proprio numero di telefono.

Bancomat Spa presenta questa mattina in occasione della terza edizione del Salone dei pagamenti il nuovo servizio Bancomat Pay con il quale il bancomat – con più di 37 milioni di carte in circolazione in Italia – si arricchisce di nuove funzionalità e si affianca ad altri strumenti oggi utilizzati per effettuare pagamenti elettronici, come le carte prepagate e le carte di credito (come anticipato da Il Sole 24 Ore il 22 giugno scorso).

«Bancomat ha deciso di accelerare il rinnovamento strategico attraverso importanti investimenti nel mercato dei pagamenti e consolidando le relazioni con le banche in un percorso condiviso di modernizzazione del Paese », spiega Alessandro Zollo, amministratore delegato di Bancomat: «Una delle novità – aggiunge – è che a differenza degli altri strumenti non si dovranno digitare password o altri codici ma solo il proprio numero telefonico -. Il nostro obiettivo, attraverso l’acquisizione della tecnologia jiffi, già utilizzata oggi in Italia da 5 milioni di clienti, è di portare il bancomat nei telefonini per permettere di effettuare pagamenti elettronici. Inoltre, per favorire questo meccanismo di modernizzazione del Paese e rendere i pagamenti più sicuri e veloci abbiamo deciso di azzerare – prosegue Zollo – i costi interbancari per tutti i pagamenti inferiori a 15 euro».

Bancomat pay entrerà a far parte anche del nodo dei pagamenti elettronici della pubblica amministrazione (i servizi Pagopa). Il volano della pubblica amministrazione potrebbe essere un elemento decisivo per migliorare le statistiche italiane relativo all’uso di strumenti di pagamento digitali. Oggi infatti oltre l’80% delle transazioni avviene con il contante. Da questo punto di vista l’Italia è molto indietro rispetto alla media europea dove l’utilizzo del contante è inferiore al 60%.


Autore: Vito Lops
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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