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Iccrea, via alla gacs da 1 miliardo

In attesa che il governo sciolga da un lato il nodo del rinnovo delle gacs e dall’altro quello della riforma del credito cooperativo, Iccrea lancia la prima cartolarizzazione garantita di non performing loans con il meccanismo della multiorigination. Il gruppo romano che dovrebbe diventare uno dei due cardini del sistema delle banche di credito cooperativo ha appena varato un’operazione da 1,05 miliardi di valore nominale che otterrà presumibilmente la garanzia attorno alla metà di luglio. Al progetto, che coinvolge Jp Morgan e la stessa Iccrea come arranger e Prelios come servicer, partecipano 22 istituti oltre a Iccrea Bancaimpresa. Nella compagine ci sono anche realtà di rilievo della categoria tra cui Chiantibanca (l’istituto toscano alla cui presidenza è transitato il banchiere Lorenzo Bini Smaghi), la Bcc di Alba e la lombarda Banca Centropadana. Nei giorni scorsi i crediti sono stati conferiti al veicolo di cartolarizzazione «Bcc Npl 2018», che tra qualche settimana procederà all’emissione delle notes. Anche se per il momento non ci sono ancora riscontri ufficiali, secondo fonti finanziarie il prezzo dovrebbe collocarsi al di sopra del 30% del nominale.
Non è comunque la prima volta che Iccrea avvia un’operazione di sistema nel credito cooperativo per smaltire gli npl. Nel 2016, ad esempio, è stata annunciata una cessione da 366 milioni al fondo Bayview Global e la pulizia degli attivi resta un punto centrale nell’agenda del top management. Prima del Natale, invece, si era mosso il gruppo rivale di Cassa Centrale cedendo portafogli per un valore nominale complessivo di 885 milioni. Con il cosiddetto progetto Buonconsiglio, infatti, i trentini hanno cartolarizzato uno stock di circa 570 milioni di crediti appartenenti a 11 banche di credito cooperativo e casse rurali. Parallelamente a questa operazione sono stati ceduti 315 milioni da parte di 21 istituti tra bcc e popolari.
In generale in queste settimane le banche stanno accelerando sulle cartolarizzazioni in corso per concluderle prima della scadenza della garanzia. Se si è appena chiuso il collocamento di Banco Bpm nell’ambito del progetto Exodus, la prossima a muoversi potrebbe essere Ubi Banca che avrebbe in cantiere una cartolarizzazione da oltre tre miliardi di euro di valore nominale. In fase avanzata sono anche le due operazioni da complessivi 3 miliardi predisposte da Bper Banca per la capogruppo e per la controllata Banco di Sardegna . Alla garanzia pubblica potrebbero ricorrere anche istituti di dimensioni inferiori come la Cassa di risparmio di Asti (circa 800 milioni), Bim (500) e il Banco di Desio (500). Gran parte di queste operazioni dovrebbero arrivare al collocamento nel mese di luglio.


Autore: Luca Gualtieri
Fonte:

Milano Finanza

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