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Fisco: in due mesi 100mila adesioni a rottamazione cartelle

Nei primi due mesi di applicazione sono già poco meno di 100mila le richieste di adesione alla rottamazione delle cartelle arrivate alla sola Equitalia. Secondo quanto apprende l’agenzia Ansa dalla società, dal 4 novembre al 30 dicembre hanno chiesto di optare per la definizione agevolata circa 2.500 contribuenti in media al giorno. Di questi, oltre la metà si è presentata direttamente allo sportello, il 27% ha inviato la domanda via posta elettronica certificata, il 18% via email ordinaria. Per aderire alla rottamazione c’è tempo fino al 31 marzo.

La possibilità di chiudere i conti con l’agente della riscossione evitando di pagare sanzioni e interessi di mora riguarda tutte quelle somme (in gergo tecnico si chiamano carichi) consegnate nelle “mani” di Equitalia tra il 2000 e il 2016. Quindi sarà necessario fare attenzione a quando questo passaggio è effettivamente avvenuto da parte dell’ente creditore (nella maggior parte dei casi si tratta dell’agenzia delle Entrate). E da questo punto in poi la rottamazione “guarderà” al futuro o meglio al nuovo anno.

Già perché il 2017 presenta un calendario già ben scandito per chi vorrà sfruttare questa opportunità. In primo luogo, entro il 28 febbraio Equitalia dovrà comunicare a tutti i contribuenti debitori di somme affidate alla riscossione nel 2016 la possibilità di aderire alla sanatoria anche se formalmente non è stata ancora consegnata la cartella. La finestra temporale per chi sceglierà di sfruttare la definizione agevolata si chiuderà il 31 marzo: l’ultimo giorno a disposizione per presentare la domanda agli sportelli o anche tramite posta elettronica certificata (Pec). Poi entro il 31 maggio arriverà il tempo delle risposte, o meglio della comunicazione dell’importo da pagare in un’unica soluzione o in cinque rate per chi ha scelto questa seconda formula. Il tutto mentre parallelamente si giocherà un’altra partita, quella che dovrà portare entro il 1° luglio all’addio a Equitalia. Il nuovo soggetto che si occuperà di recuperare le imposte non pagate sarà, infatti, Agenzia delle Entrate-Riscossione.

 


Fonte:

Il Sole 24 Ore

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