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Nodo Npl, ma operatori ottimisti sul credito

Dopo le forti tensioni registrate sui titoli finanziari a metà luglio, si temeva che per la Borsa potesse essere una nuova estate di fuoco e invece da Piazza Affari sono giunti importanti segnali di tenuta. E l’orizzonte di breve-medio periodo promette di non discostarsi di molto dallo scenario attuale.

È quanto emerge dal sondaggio di agosto condotto da Assiom Forex in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor Plus e a cui hanno partecipato 86 operatori dei mercati finanziari. «A differenza dello scorso anno – commenta il presidente di Assiom Forex, Massimiliano Sinagrail mese di agosto non ha riservato particolari sorprese in termini di volatilità ed eventi inattesi. Si conferma il fatto che la Brexit non ha modificato per il momento lo scenario di base mentre restano elementi di incertezza come quello relativo al timing del rialzo dei tassi della Fed».

Secondo l’87% degli operatori, nei prossimi mesi Piazza Affari resterà stabile o metterà a segno rialzi: nello specifico, secondo il 46% degli intervistati (erano il 55% in luglio) i mercati faranno segnare rialzi nei prossimi sei mesi mentre per un ulteriore 41% (in crescita dal 28% di luglio) i mercati rimarranno stabili, una definizione che include variazioni massime tanto al rialzo quanto al ribasso pari al 3%. Si riduce di conseguenza la percentuale dei pessimisti. Sul fronte dei cambi, il 42% degli operatori vede un rapporto di forza tra euro e dollaro sostanzialmente immutato mentre per il 45%, è ipotizzabile un indebolimento della divisa comune in concomitanza con nuove misure di aumento dei tassi di interesse negli Usa.

Per quanto riguarda lo spread, la maggioranza (il 58%) ritiene che il differenziale fra Btp a 10 anni e Bund tedeschi rimarrà compreso fra i 100 e i 125 punti, vale a dire nell’attuale fascia di oscillazione. Riguardo infine alle prospettive di Borsa delle banche, il 42% degli operatori ritiene che gli istituti siano sotto-prezzati rispetto al loro valore e le misure poste in essere dal governo, anche mediante gli accordi con Bruxelles, pongono le condizioni per una navigazione più tranquilla nei prossimi mesi. Per la maggioranza del 58% invece è ancora presto per dare per superata la crisi. Questo perché il problema degli Npl rimane largamente insoluto e occorrerà ancora diverso tempo prima che possa essere riportato sotto controllo


Autore: Corrado Poggi
Fonte:

Il Sole 24 ore

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