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A maggio migliora la fiducia delle imprese, ma cala quella dei consumatori

Cala l’indice di fiducia dei consumatori, mentre sale quello delle imprese. E’ quanto emerge dalla rilevazione dell’Istat per il mese di maggio.
Il primo indicatore diminuisce a 112,7 da 114,1 del mese precedente: si tratta del livello più basso da agosto 2015. Il secondo aumenta invece a 103,4 da 102,7, toccando il nuovo massimo da dicembre scorso.
Riguardo le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il clima personale cresce a 105,4 da 104,8, ma diminuiscono la componente economica (a 135,9 da 140,2), quella futura (a 117,8 da 120,0) e quella corrente (a 109,8 da 110).
I giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese peggiorano (a -47 da -39 e a 3 da 8, i rispettivi saldi).
Aumentano sia il saldo relativo ai giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi (a -27 da -36) sia quello delle attese per i prossimi 12 mesi (a -20 da -33). Peggiorano le aspettative sulla disoccupazione (a 25 da 21, il saldo).
Riguardo le imprese, il clima di fiducia scende nella manifattura (a 102,1 da 102,7), nelle costruzioni (a 120,4 da 121,2), nei servizi di mercato (a 107,4 da 107,9) e nel commercio al dettaglio (a 100,9 da 101,9). Nelle imprese manifatturiere peggiorano i giudizi sugli ordini (a -15 da -14) mentre le attese sulla produzione rimangono stabili a 10; il saldo dei giudizi sulle scorte passa a 3 da 4. Nelle costruzioni migliorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (a -34 da -35) e peggiorano le attese sull’occupazione. Nei servizi migliorano le attese sugli ordini (a 11 da 8) ma peggiorano i giudizi sugli ordini e le attese sull’andamento dell’economia italiana (a 11 da 12 e a -1 da 2, rispettivamente). Nel commercio al dettaglio peggiorano le attese sulle vendite future (a 14 da 23), rimangono stabili i giudizi sulle vendite correnti e il saldo sulle scorte di magazzino passa a 5 da 11.


Fonte:

Italia Oggi

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