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Gacs, prezzi di mercato per evitare il no dalla Ue

La “benedizione” al nuovo strumento finanziario varato definitivamente ieri con l’approvazione del decreto- banche è arrivata dallo stesso ministro dell’Economia. Da Milano infatti Pier Carlo Padoan, dopo aver affermato che le aziende di credito «hanno resistito assai bene» alla recessione durata tre anni ha ricordato che «per rilanciare la crescita bisogna rafforzare il sistema bancario». E ha sottolineato che per i Gacs (Garanzie per la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza) «dal mercato sono arrivati i primi segnali incoraggianti che sono utili». Solo per citare alcuni esempi, infatti, vi sono già negoziati in corso per la Popolare di Bari mentre hanno dato segni di interesse tanto la Carige nuova gestione quanto Ubi Banca. Ieri anche il viceministro all’Economia, Enrico Morando, ha sottolineato la valenza strategica dei Gacs, che consentiranno di smaltire «una quota significativa» di sofferenze «esplose» negli anni della crisi, contribuendo al rilancio del credito.

L’oggetto della garanzia dello Stato, come si ricorderà, sono solo le cartolarizzazioni cosiddette “senior”, ossia quelle considerate più sicure, in quanto sopportano per ultime eventuali perdite derivanti da recuperi sui crediti inferiori alle attese. Inoltre, non si procede al rimborso dei titoli più rischiosi se prima non sono integralmente rimborsate le tranches di titoli coperti dalla garanzia di Stato.

Le garanzie possono essere chieste dalle banche che cartolarizzano e cedono i crediti in sofferenza, a fronte del pagamento di una commissione periodica al Tesoro, calcolata come percentuale annua sull’ammontare garantito. Il prezzo della garanzia è di mercato, come anche ribadito dalla Commissione europea, al fine di non dar vita ad aiuti di Stato.Si prevede poi che il prezzo della garanzia pubblica sia crescente nel tempo, allo scopo di tener conto dei maggiori rischi connessi a una maggiore durata dei titoli e di introdurre nel meccanismo un incentivo a recuperare velocemente i crediti.

Per ottenere il rilascio della garanzia, i titoli devono avere preventivamente ottenuto un rating uguale o superiore all’investment grade da un’agenzia di rating indipendente e inclusa nella lista delle agenzie accettate dalla Bce secondo i criteri che le agenzie stesse sono tenute ad osservare. Con la presenza della garanzia pubblica si intende facilitare il finanziamento delle operazioni di cessione delle sofferenze senza impatti sui saldi di finanza pubblica.

Da ricordare che nel corso della discussione alla Camera è stata estesa la possibilità di accedere alla garanzia statale per le cartolarizzazione delle sofferenze anche agli «intermediari finanziari iscritti all’albo» . Inoltre, Il fondo attivato dal ministero dell’Economia è passato da una dotazione iniziale di 100 milioni di euro a una di 120 milioni di euro.


Fonte:

Il Sole 24 Ore

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