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Euroservice Group sanzionata da AGCM per pratiche commerciali scorrette

AGCM ha sanzionato Euroservice Group per pratiche commerciali scorrette con una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 500.000.

Secondo informazioni acquisite da AGCM  ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo e le segnalazioni di numerosi consumatori pervenute nel periodo compreso tra il mese di dicembre 2013  e il mese di marzo 2015  Euroservice Group avrebbe sollecitato a mezzo di telefonate insistenti, anche presso parenti e vicini di casa del debitore, nonché con e-mail o sms, il pagamento di crediti non dettagliati o comunque contestati (anche per problemi di prescrizione), anche minacciando azioni legali ed altre iniziative, attraverso l’invio per posta di una lettera di “costituzione in mora” con cui si sollecita il pagamento degli asseriti debiti insoluti, a volte seguita da una ingiunzione di pagamento.

In particolare, secondo l’AGCM Euroservice avrebbe sollecitato a mezzo di telefonate insistenti, anche presso parenti e vicini di casa del debitore, nonché con e-mail o sms, il pagamento di crediti non dettagliati o comunque contestati (anche per problemi di prescrizione), anche minacciando azioni legali ed altre iniziative, attraverso l’invio per posta di una lettera di “costituzione in mora” con cui si sollecita il pagamento degli asseriti debiti insoluti, a volte seguita da una ingiunzione di pagamento.

 I solleciti di pagamento riguardano in particolare presunte bollette insolute per utenze di fornitura di energia elettrica e gas, nonché finanziamenti, riguardanti, in realtà, posizioni debitorie oggetto di contestazione, in quanto utenze mai sottoscritte, ovvero situazioni già risolte entro i termini previsti. In alcuni casi le insistenti telefonate sarebbero avvenute in forma anonima, ossia senza che l’operatore si fosse qualificato e con la prospettazione di adire le vie legali e richiedendo ulteriori somme di denaro, oltre a quanto dovuto, a titolo di interessi di mora. Talvolta gli incaricati di ESG avrebbero, poi, raggiunto i debitori a casa, anche previo contatto con i vicini di casa (cosiddette “visite domiciliari”), nonché avrebbero inviato numerose e-mail o effettuato chiamate telefoniche anche più volte al giorno.

 Altri consumatori (soprattutto anziani) hanno segnalato le pressanti telefonate ricevute dagli incaricati di ESG per presunti debiti contratti da persone fisiche lontani parenti dei segnalanti. Secondo i segnalanti le predette procedure di rintraccio telefonico, anche presso i vicini di casa e sul luogo di lavoro, insieme all’invio di lettere di costituzione in mora avrebbero causato nei destinatari di tali solleciti di pagamento l’indebito condizionamento ad effettuare i pagamenti per crediti contestati o di dubbia esigibilità (ad esempio, per prescrizione, fondatezza, esistenza, imputabilità e consistenza della posizione debitoria).

In allegato il testo integrale del provvedimento AGCM, tratto dal bollettino n. 16 emesso in data 11 maggio 2015.


Fonte:

AGCM

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