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Bonus assunzioni 2015, chi può usufruirne, come e quando

Manca solo una circolare dell’Inps con tutti i dettagli perché il bonus contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato sia effettivamente operativo. Un ultimo tassello che permetterà ai datori di lavoro di usufruire dell’esonero del versamento dei contributi previdenziali. La norma è prevista dalla legge di Stabilità per il 2015 (articolo1, comma 118). Lo sconto Inps è previsto per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015. Le agevolazioni avranno una durata di tre anni e non potranno superare la cifra di 8.060 su base annua.

L’appetibilità è alta, non solo per chi intende instaurare rapporti di lavoro del tutto nuovi ma anche per quelle realtà aziendali dove vi sia l’intenzione di “stabilizzare”, attraverso il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, lavoratori già presenti in azienda: è il caso, ad esempio, di quelle figure inquadrate con contratti di lavoro a termine o con contratti di lavoro a progetto.

Operando un calcolo mensile, ad esempio, su un contratto a tempo determinato il cui lordo ammonta a 1.500 euro, il datore di lavoro, qualora decidesse di trasformare il rapporto a tempo indeterminato, risparmierebbe 469,20 euro. L’esempio descritto è relativo a un addetto con contratto del commercio appartenente a un’azienda con più di 50 dipendenti. Nello sconto non è previsto il Tfr che rimane a carico del datore, e nel caso specifico ammonta a 120,87 euro su base mensile. Sempre a titolo esemplificativo, per un cocopro che percepisce un lordo di 1.500 euro al mese la quota Inps a carico del datore (che quindi verrebbe scontata) ammonta a 307,20 euro su base mensile.

La norma pone come unici vincoli il fatto che il lavoratore non abbia avuto – nei 6 mesi precedenti all’assunzione – rapporti di lavoro a tempo indeterminato (presso qualsiasi datore) e che non abbia avuto un contratto a tempo indeterminato con lo stesso datore che realizza l’assunzione agevolata, nei 3 mesi precedenti il 1° gennaio 2015, anche attraverso aziende collegate.

L’esonero sulla contribuzione Inps si applica per un periodo massimo di 36 mesi a decorrere dall’assunzione (nel tetto massimo annuale di 8.606 euro) e vale per i soli contratti sottoscritti nel 2015. Peraltro, nel momento in cui saranno in vigore le disposizioni sul contratto a tutele crescenti, attuativo del Jobs Act, ai vantaggi in termini di budget si sommeranno anche quelli normativi, in conseguenza del recesso.

Sono esclusi dall’incentivo i premi e i contributi dovuti all’Inail così come le assunzioni di lavoratori apprendisti e domestici; inoltre, non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. Per quanto concerne il settore agricolo, la disposizione concede il bonus con stanziamento limitato (2 milioni di euro per il 2015, 15 milioni per gli anni 2016 e 2017, 11 milioni per il 2018 e 2 milioni di euro per il 2019). Per questo settore, dunque, sarà istituito un sistema “a domanda.”


Autore: Alessandro Rota Porta e Ornella Lacqua
Fonte:

Il sole 24 ore

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