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Spread sopra 200, soffrono le banche

Nessun rimbalzo per l’azionario e l’obbligazionario europeo questa mattina. I titoli e la borsa della Grecia continuano a sprofondare, con effetto scia sugli altri Paesi periferici. Lo spread italiano si è allargato oltre 200 punti base, dai 166 dell’apertura, toccando un picco intraday a quota 204 punti base, mentre il tasso del decennale domestico è pari al 2,76%. Per il differenziale Roma-Berlino è il record da febbraio 2013.

“L’effetto Grecia dura anche oggi e potrebbe continuare a pesare finché non ci saranno i risultati dell’Aqr e degli stress test”, ha affermato un portfolio manager interpellato dallìagenzia MF-Dowjones sul sentiment di mercato. Sul listino milanese, dove il Ftse Mib cede il 3,64% a 17.634 punti toccando livelli che non vedeva da settembre scorso, Mps è sospesa per eccesso di ribasso con un teorico -8,55%, pagando più di altre banche l’esposizione ai titoli di Stato italiani e i timori dell’esito dell’asset quality review, che sarà pubblicato a fine mese.

Male anche le popolari con Bpm sospesa con un teorico -8,13% e Bper (-6,42%). Sono sospese pure Mediobanca (-4,14%), Unicredit  (-5,06%) e Intesa Sanpaolo (-5,84%) mentre il Banco Popolare flette del 6,43%, seguito da Ubi Banca  che cede il 5,63%. Oggi sul tavolo del cda dell’istituto guidato da Federico Ghizzoni arriverà un’informativa sulle offerte ricevute per Uccmb da parte della cordata Prelios/Fortress e di Lone Star.

E’ probabile che sia l’occasione per concedere l’esclusiva a una delle due cordate in gara, secondo alcune fonti vicine alla situazione. Tuttavia, secondo le ultime indiscrezioni, la cessione di Uccmb potrebbe subire uno slittamento a causa di “perplessità” su Fortress data per favorita per le maggiori possibilità di sinergie sul piano industriale. Intanto, l’istituto ha avviato l’iter sul rinnovo del consiglio di amministrazione, ma al momento non ha ricevuto alcuna richiesta da parte dei soci istituzionali di maggior peso.

Sempre in tema di governance, oggi il vice presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Gianfranco Carbonato, parlando a margine del business forum nell’ambito dell’Asem, ha detto che il superamento del sistema duale, con il ritorno a una governance tradizionale, sarà oggetto di discussione fino all’assemblea del 2016. “Il superamento del sistema duale sarà uno degli argomenti oggetto di discussione, ma non c’è ancora un orientamento, fino all’assemblea del 2016. E’ un processo che andrà avanti”, ha affermato Carbonato


Autore: Serena Berici
Fonte:

Milano Finanza

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