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Prestiti, continua il calo di erogazioni dalle banche a imprese e famiglie

Continua la contrazione del credito per le imprese e per le famiglie, anche nel mese di agosto. Di contro, nelle casse delle banche finiscono sempre più soldi, come testimonia l’andamento della raccolta. E’ quanto emerge dalla ricognizione di Bankitalia sulle principali voci dei bilanci bancari, che sottolineano ancora le difficoltà di trasmettere all’economia reale la liquidità disponibile alle istituzioni finanziarie.

Prestiti. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 2,5 per cento (-2,6 per cento a luglio). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi (-0,7 per cento nel mese precedente); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 3,8 per cento (-3,9 per cento a luglio).

Raccolta. Ad agosto il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,1 per cento (2,9 per cento a luglio). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 14,1 per cento sui dodici mesi (-13,4 per cento a luglio).

Sofferenze. Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze – senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche – è risultato pari al 20,0 per cento (20,5 per cento a luglio).

Tassi di interesse. I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,37 per cento (3,49 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,34 per cento (9,29 per cento a luglio). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,97 per cento (3,96 per cento nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,20 per cento (2,47 per cento a luglio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,81 per cento (0,83 per cento a luglio).


Fonte:

Repubblica

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