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Bankitalia amplia la gamma di prestiti: più crediti a imprese e famiglie

Banca d’Italia allarga la gamma dei prestiti che le banche possono utilizzare a garanzia delle operazioni di finanziamento con l’Eurosistema.

Le misure introdotte sono finalizzate a incentivare il credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie. Lo comunica Via Nazionale. Il nuovo collaterale faciliterà anche la partecipazione delle banche alle prossime operazioni di rifinanziamento della Bce (Targeted Longer-Term Refinancing Operations). Le misure entrano in vigore il 10 settembre e sono conformi alle regole stabilite dal Consiglio direttivo della Bce. Nel dettaglio, le banche possono conferire a garanzia delle operazioni di rifinanziamento presso l’Eurosistema.

  • Portafogli di crediti omogenei composti da mutui residenziali alle famiglie o da crediti alle imprese non finanziarie, nell’ambito dello schema degli ACC (Additional Credit Claims), e non solo singoli prestiti come finora possibile. Nei portafogli di crediti possono essere ricompresi prestiti con probabilità di insolvenza del debitore fino al 10 per cento. La metodologia di determinazione degli scarti di garanzia tiene conto della diversificazione del rischio dei portafogli e consente di applicare scarti in media più contenuti rispetto a quelli previsti sui prestiti stanziati singolarmente.
  • La parte utilizzata delle linee di credito censite nella Centrale dei rischi come prestiti auto liquidanti e a revoca, tipologia di prestiti particolarmente diffusa tra le medie e piccole aziende. La Banca d’Italia ha individuato alcune modifiche contrattuali che le banche possono adottare per consentirne l’utilizzo come garanzia.
  • Prestiti bancari, singolarmente o inseriti in un portafoglio, di importo non inferiore a 30.000 euro, al momento del conferimento in garanzia, sia nell’ambito dello schema ordinario sia in quello degli ACC. Finora la soglia minima dei prestiti accettati in garanzia è stata pari a 100.000 euro.
  • Prestiti bancari, quando singolarmente conferiti, con una probabilità di insolvenza del debitore fino all’1,5 per cento, nell’ambito dello schema degli ACC; finora sono stati ammessi prestiti con una probabilità massima di insolvenza del debitore pari all’1 per cento.
  • Crediti concessi sotto forma di leasing finanziario e factoring pro-soluto anche nello schema ordinario e non solo nello schema ACC, come fino ad oggi possibile, purché conformi ai criteri di idoneità previsti dall’Eurosistema, beneficiando in tal modo di scarti di garanzia più contenuti.

 

 


Fonte:

Il Sole 24 Ore

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