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Boom cessione del quinto dello stipendio

La crisi economica e la difficoltà nell’ottenere finanziamenti sono due fattori che hanno riportato in auge la “cessione del quinto”, una forma di finanziamento istituita ben 150 anni fa, valevole per chi ha un reddito fisso, quindi per lavoratori dipendenti e pensionati. Il prestito richiesto si ripaga infatti con un prelievo dallo stipendio o dall’assegno previdenziale percepito.

Secondo un’indagine condotta da Facile.it, che si basa su oltre 40.000 richieste di finanziamenti presentate nel periodo fra novembre 2013 e aprile 2014, le domande  di cessione del quinto sono aumentate in modo esponenziale: oltre 10 punti percentuali rispetto a soli due anni fa, oggi questo tipo di finanziamento rappresenta il 26,8% della totalità dei prestiti richiesti.

Dall’indagine emerge come sempre più italiani siano disposti a “ridursi” lo stipendio per poter rimborsare parte del debito contratto, il vantaggio della cessione del quinto, che spiega in buona parte il moltiplicarsi di richieste, è dovuto al fatto che attualmente si tratta dell’unica forma di finanziamento accessibile anche a coloro che hanno subito protesti o hanno pagato in ritardo rate di prestiti e mutui, caso che purtroppo accomuna molti italiani nell’ultimo periodo.

Cos’è e come funziona la cessione del quinto? Si tratta di un prestito personale che la banca elargisce ai titolari di stipendio o pensione, la rata di rimorso non può, da qui il nome, superare 1/5 dello stipendio mensile netto e il prelievo avviene direttamente dalla busta paga. Dal momento che la cessione del quinto è un prestito non finalizzato, non è necessario motivare la richiesta, può essere elargito per qualsiasi utilizzo. La durata varia generalmente da un minimo di 2 anni ad un massimo di 10, il tasso di interesse applicato è fisso ed il rimborso è costante nelle rate.

Per legge al momento della stipula devono essere accese due polizze che danno la giusta garanzia  in caso di mancato pagamento o di sopraggiunti eventi esogeni imprevisti, la prima è sul  rischio impiego, che ripaga il debito in caso di licenziamento, l’assicurazione potrebbe però rivalersi nei confronti del debitore nei limiti del TFR; la seconda è  sulla vita, che interviene in caso di morte (ma in questo caso non può rivalersi sugli eredi).

Chi utilizza maggiormente la cessione del quinto? L’identikit che emerge dall’analisi condotta da Facile.it è chiaro: si tratta di in prevalenza di impiegati in aziende private (58,6% delle richieste), con età media sui 43 anni, di sesso maschile (72% dei richiedenti), importo richiesto 18.500 da rendere mediamente in 6 anni. In aumento al 16% anche le richieste provenienti dai pensonati.

In quali Regioni si richiedono importi maggiori? In Sicilia , in cui la richiesta media è di 20.000 euro, poi in Trentino Alto Adige (19.500) ed in Sardegna (19000 euro).


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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