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Intervista a Luca Staglianò- Branch Global Credit Administration Officer – American Express

Dottor Staglianò ci racconta qualcosa di Lei, del percorso lavorativo che l’ha portata al suo ruolo qui in Amex?

 

Da aprile del 2013 sono in American Express con il compito di supervisionare la Gestione Operativa del Credito per il mercato italiano. In questo ruolo, ho la responsabilità delle seguenti attività: controllo e gestione del credito, recupero crediti, autorizzazioni, servizio protezione frodi, per i segmenti Consumer, Small Business e Corporate. Inoltre ho la responsabilità delle attività inerenti il rapporto di addebito diretto bancario tra i nostri Titolari e le rispettive Banche.
Professionalmente arrivo da diverse esperienze, la gran parte internazionali, nel settore bancario e finanziario. Prima di entrare in American Express ho ricoperto il ruolo di Country Head of Cards in Barclays Bank, con la responsabilità dell’intero Profit and Loss della linea di business in Italia.
In precedenza, ho ricoperto diversi ruoli maturando una notevole esperienza nel settore finanziario e bancario, lavorando in Compass, Gruppo Mediobanca come Branch Manager, in Citigroup con la carica di Branch Manager prima e Training & Development Manager poi, e in BBVA Finanza con il ruolo di Operations Head.
Sono arrivato al ruolo che ricopro attraverso un normalissimo job posting, ho applicato tramite internet. Devo essere sincero ed ammettere che la mia candidatura è stata “facilitata” dal fatto che con American Express ero entrato in contatto circa un anno prima per il lancio di un accordo di distribuzione di carte di credito Amex attraverso le filiali
italiane di Barclays Bank. L’accordo è stato di reciproco successo.

Ci può descrivere l’andamento in questo periodo per le Carte Consumer? Circa le Carte Corporate l’andamento è il medesimo?

 

Da un punto di vista creditizio il comportamento dei nostri clienti risente della situazione macroeconomica e delle sue dinamiche. Assistiamo, ovviamente, ad un maggiore volume di conti da gestire nelle fasi di recupero crediti derivante dal cresciuto tasso di disoccupazione e dalla contrazione del prodotto interno lordo. Specialmente la recente acquisizione, ovvero le carte acquisite negli ultimi 18 mesi, manifesta un comportamento più rischioso e degno di maggiore attenzione.
Inoltre si fa largo un nuovo comportamento che chiamiamo “Credit Abuse”: di fatto si tratta di clienti che, ahimè, operano con la carta con il chiaro e premeditato intento di non rimborsare le transazioni effettuate. Non si tratta quindi di tipici casi di frode in quanto non si ravvisano furti d’identità oppure clonazioni di carte di credito. Su questa
tipologia di clientela il tasso di successo nel recupero è del 75% inferiore rispetto ad un cliente “normale”.
Il mondo Corporate vive un andamento simile seppur con numerosità di casistiche inferiore. In questo segmento i casi di “Concordato Preventivo” con e senza regime di continuità sono un fenomeno che ovviamente ha un impatto sulle nostre perdite e sul recupero a breve periodo, ed in questi casi i volumi economici sono materiali.

 

Quante risorse conta la sua struttura e come è organizzata?

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LEGGI L’INTERVISTA INTEGRALE SU CREDIT VILLAGE MAGAZINE N° 1


Autore: Gianpaolo Luzzi
Fonte:
Redazione Credit Village

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