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Banche, ancora record delle sofferenze

Continua la corsa delle sofferenze bancarie: a febbraio, secondo il rapporto mensile Abi, quelle lorde sono state di 162 miliardi di euro, 1,6 miliardi in più di gennaio e 34,4 in più di un anno prima (+27%). Il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi non era mai stato così alto dal dicembre 1998.

In rapporto agli impieghi, precisa ancora l’Abi, le sofferenze risultano pari all’8,5% a febbraio 2014 (6,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007, prima dell’inizio della crisi), valore che raggiunge il 14,4% per i piccoli operatori economici (12,1% a febbraio 2013), il 13,7% per le imprese (9,9% un anno prima) ed il 6,4% per le famiglie consumatrici (5,8% a febbraio 2013).

Con riguardo alle sofferenze al netto delle svalutazioni, a febbraio 2014 sono risultate pari a circa 78,2 miliardi di euro, in diminuzione rispetto ai 79,2 miliardi del mese precedente, a seguito di operazioni di cessione di prestiti in sofferenza. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono invece aumentate di circa 16,6 miliardi (+26,9% l’incremento annuo). Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali, infine, si è collocato al 4,27%, contro il 4,31% di gennaio 2014 e il 3,23% di febbraio 2013.

Lieve recupero della dinamica dei prestiti bancari. Secondo quanto precisa l’Abi nel rapporto mensile, a marzo c’è stato un ulteriore rallentamento del calo dei finanziamenti: -3,2% su base annua dal -3,4% di febbraio. Su base mensile l’ammontare del complesso dei finanziamenti aumenta invece di oltre 2 miliardi di euro (2,1 mld). A questi primi segnali di recupero, spiega l’Associazione bancaria, contribuiscono sia i finanziamenti per l’acquisto di abitazione sia i finanziamenti erogati alle piccole imprese.


Fonte:

Ansa

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