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Debiti Pa, Tajani: in arrivo procedura d’infrazione contro l’Italia

Il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, dopo un incontro con l’Ance e una risposta considerata insoddisfacente da parte del governo, ha deciso di «avviare le pratiche necessarie per l’invio di una lettera di messa in mora» all’Italia per il ritardo dei pagamenti della Pa. È la prima tappa dell’apertura di una procedura d’infrazione Ue.
 
 

L’allarme di Tajani

«Dopo l’incontro con il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti che mi ha consegnato una documentazione allarmante» sui ritardi dei pagamenti della Pa, «ho dato mandato ai miei servizi di avviare le pratiche necessarie per l’invio di una lettera di messa in mora all’Italia», ha affermato Tajani, sottolineando di essere «rimasto insoddisfatto dalla risposta lapalissiana dell’Italia alla Eu Pilot», la fase che precede l’avvio di una procedura d’infrazione. Il vicepresidente della Commissione Ue non ha fornito una data precisa per l’effettivo invio della lettera, in quanto ci sono «tempi tecnici burocratici necessari».

Il monito precedente
La notizia non arriva all’improvviso. Lo scorso 4 marzo da Tajani era arrivato un nuovo monito sul mancato rispetto della direttiva sui ritardi di pagamento della Pubblica amministrazione. «Entro il 10 marzo mi attendo una riposta dell’Italia, dopodiché se, come ahimé temo, non sarà soddisfacente – aveva affermatoTajani – sarò costretto a procedere con la lettera di messa in mora». «A oggi ci risulta che si paga dopo 200 giorni, con punte di 1.200 giorni: questo significa uccidere le imprese», aveva detto Tajani. «Mi auguro che il nuovo governo passi dalle parole ai fatti e paghi tutto il dovuto».

Il nodo del ritardo dei pagamenti
Bruxelles contesta a Roma il mancato rispetto della direttiva Ue sui tempi di pagamento (30 giorni o 60 giorni su alcune voci limitate), confermandosi l’Italia invece «il peggior pagatore dell’Ue». La lettera di messa in mora non riguarderà invece la questione del corretto recepimento delle norme europee, in quanto la risposta arrivata venerdì sera a Bruxelles alle sue richieste di chiarimento su quella che sembrava un’interpretazione scorretta del pagamento della mora come alternativa al rispetto dei tempi sembra «dare ragione alla Commissione», ha detto Tajani, anche se «ora la esamineremo da un punto di vista giuridico».


Fonte:

Il Sole 24 Ore

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