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Banche: Abi, sofferenze al top, mai così alte dal ’99

La zavorra dei prestiti in sofferenza pesa sempre di più sui bilanci bancari. A dicembre scorso, secondo i dati dell’Abi, il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi è salito all’8,1%. Il rapporto solo un anno fa era del 6,3% e alla fine del 2007, prima dello scoppio della crisi finanziaria, al 2,8 per cento. Per trovare un dato più alto secondo la serie storica dell’ufficio studi Abi guidato da Gianfranco Torriero bisogna risalire al maggio del 1999 (8,3%).

Monte sofferenze da 156 miliardi

Le sofferenze lorde delle banche italiane a dicembre ammontavano a quasi 156 miliardi, 31 miliardi in più rispetto a dodici mesi prima. Le sofferenze al valore di realizzo ammontavano a 80,3 miliardi, quasi 5 miliardi in più rispetto a novembre e circa 16 miliardi in più rispetto al dicembre 2012.

Frena il calo prestiti

Rallenta a gennaio 2014 il calo dei prestiti in Italia, ma è ancora presto per parlare di inversione di tendenza. Secondo il rapporto mensile dell’Abi, il totale degli impieghi a residenti in Italia si è attestato il mese scorso a 1.853,2 miliardi di euro (-3,3% la variazione annua, contro il -3,9% di dicembre 2014). In particolare i prestiti a famiglie e imprese ammontano a 1.416,5 miliardi di euro (-3,9% contro il -4% di dicembre). I prestiti a breve sono scesi del 7,5%, quelli a lungo termine del 2,6%.

A gennaio tasso medio sui mutui al 3,54%. Quello sui prestiti al 3,9%

Nel gennaio 2014, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è posizionato al 3,54% rispetto al 3,42% del mese precedente e allo stesso valore dello scorso novembre (a fine 2007 era al 5,72%). In generale, il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,90% (da 3,82% il mese precedente e 6,18% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è posizionato al 3,47% (lo stesso valore di dicembre 2013; 5,48% a fine 2007).

Raccolta in frenata con forte calo dei bond
A gennaio è risultata in calo anche la raccolta dalla clientela. Secondo le stime dell’Abi il calo é stato dell’1,92% annuo (-1,85% in dicembre). Alla crescita della raccolta a breve (depositi) pari al 2,19% ha fatto da contraltare il netto calo delle obbligazioni bancarie. A gennaio fanno segnare il calo peggiore degli ultimi due anni: -10,4% annuo a 512 miliardi con una contrazione di circa 60 miliardi rispetto al gennaio del 2013. Complessivamente in un anno la raccolta da clientela in Italia é calata di oltre 33 miliardi


Fonte:

Il Sole 24 Ore

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