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I Mutui Offset, ancora sconosciuti ai più, iniziano a diffondersi anche in Italia

Il mutuo Offset è un prodotto presente da molti anni nel panorama anglosassone, nasce infatti in Gran Bretagna nel 1998. Sebbene in Italia sia stato lanciato circa 4 anni fa, purtroppo non ha avuto l’esito sperato. Fu infatti introdotto dal Gruppo Banco Popolare di Verona che lo lanciò chiamandolo “Mutuo Alberto” e che lo pubblicizzò con l’immagine di Albert Einstein per sottolineare “la genialità” e l’innovazione di questo prodotto, che però non ebbe successo. Poco dopo ci riprovò il Gruppo BPU, oggi  UBI, che lanciò il mutuo Offset Twin, con uguale esito.

Oggi però grazie a due delle più popolari banche online, IWBank e CheBanca, il mutuo Offset è tornato sulla scena dei mutui e pare accogliere maggiore interesse.

Di cosa si tratta? La caratteristica che lo contraddistingue e l’abbinamento del finanziamento ad un conto corrente, in sostanza, questa tipologia di mutui consente al mutuatario di risparmiare sul tasso di interesse. Infatti, la clausola consente di bilanciare gli interessi passivi sul mutuo con quelli attivi del conto corrente. Maggiore è la liquidità sul conto minore sarà l’importo da pagare nella rata.

Con il mutuo Offset il tasso di interesse sul mutuo e sul conto corrente si equivalgono fino a bilanciarsi, esistono due metodologie di funzionamento differenti:

  • Nel primo caso si calcolano gli interessi sul finanziamento solo dopo aver portato in detrazione gli interessi del saldo del conto corrente. Per meglio spiegare cosa avviene simuliamo la situazione di un ipotetico mutuatario che ha 100 mila euro di debito e 10 mila euro sul conto corrente, con tasso di interesse pari al 5%. Questa persona pagherà gli interessi solo sui 90 mila euro rimanenti, risparmiando così 500 euro, ossia l’interesse del 5% sui 10 mila euro depositati sul conto.
  • Nel secondo caso invece non vi è bilanciamento fra gli interessi, ma ad ogni prodotto viene applicato lo stesso tasso di interesse. Sugli interessi del conto corrente si applica la ritenuta fiscale del 27% e gli interessi sul conto vengono portati in detrazione degli interessi del finanziamento. Quindi riprendendo l’esempio precedente su 100 mila euro di debito si pagheranno 5000 euro di interessi sul mutuo e si riceveranno sul conto 500 euro lordi che tassati al 27% risulteranno netti pari a 365.

A prima vista (500 euro risparmiati nel primo caso contro i 365 del secondo) sembrerebbe più conveniente la prima metodologia di mutuo Offset. In realtà anche la seconda metodologia di funzionamento ha un vantaggio: si possono infatti detrarre più interessi del mutuo, pari al 19% (detrazione fiscale), poiché si parte da una cifra iniziale maggiore. Nel primo caso le detrazioni saranno su 4500 (855 euro), nel secondo su 5000 (950). Confrontando i risparmi totali nel primo caso si riescono a risparmiare (855+500=1355), nel secondo caso (950+365=1315). Le due metodologie, a conti fatti,  praticamente si equivalgono.

Qualsiasi sia il metodo di calcolo degli interessi scelto, i costi (istruttoria, perizia, incasso rate etc) del mutuo Offset sono i medesimi degli altri mutui. È altresì importante sottolineare che il tasso sul conto corrente corrisponde a quello del mutuo  fino a che il mutuo rimane in vita e fino a pareggiare l’importo del debito residuo del mutuo. In caso quindi si disponga di maggiore liquidità  sul conto corrente rispetto al debito residuo del finanziamento, la differenza avrà un rendimento pari al tasso di interesse applicato di consueto sul conto corrente.

Quali banche oggi lo offrono in Italia?  Nonostante l’insuccesso iniziale è possibile ancora stipulare il mutuo Offset sia con Banco Popolare e UBI. Inoltre recentemente si è tornati a parlare molto del mutuo offset grazie a due delle principali banche on-line, che stanno rilanciando il prodotto con due offerte:

  • Mutuo Risparmio di CheBanca che presenta solitamente i tassi più competitivi e
  • Mutuo opzione Risparmio Offset di IwBank

Solitamente il mutuo Offset è in abbinamento al tasso variabile, solo IwBank consente di abbinarlo anche ad un tasso fisso. CheBanca però ha dalla sua il vantaggio di permettere di abbinare più di un conto corrente al finanziamento, questo consente ad esempio a marito e moglie di compensare entrambi gli interessi del mutuo. Si possono abbinare fino a 5 conti, sia il normale conto corrente sia il conto tascabile. Sia IWBank sia CheBanca applicano il primo metodo di funzionamento, mentre Banco Popolare e UBI utilizzano il secondo.

Il Mutuo Offset può rappresentare una valida alternativa al prestito tradizionale, può essere conveniente soprattutto a coloro che dispongono di liquidità e possono così compensare parte degli interessi sul mutuo. A coloro che si chiedessero perché fare il mutuo se si dispone di liquidità, la risposta più ovvia è che sarebbe sempre un bene non rimanere in rosso stipulando il finanziamento, ma avere sul conto un gruzzoletto in caso di eventi esogeni imprevisti che potrebbero fare mutare le condizioni economiche della famiglia.

Inoltre attualmente i rendimenti sulla liquidità sono molto bassi, con il mutuo Offset si può guadagnare implicitamente un tasso pari a quello del mutuo, 2,5% – 3% circa per un tasso variabile. Inoltre si è certi anche in caso di rialzo dei tassi, evento probabile, di limitare almeno in parte l’aumento della rata.

Sicuramente IWBank e CheBanca hanno saputo rilanciare questo prodotto al momento opportuno, in cui vi è una situazione di crisi nei mercati immobiliari determinata non solo dalla stretta creditizia di molte banche ma anche dal calo consistente nel 2012 delle compravendite. Probabilmente i mutui Offset, magari ancora sconosciuti ai più, potranno trovare in poco tempo la giusta considerazione e il giusto utilizzo nel panorama economico attuale.

 


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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