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La crisi raggiunge il settore baby

La crisi ha raggiunto anche il florido business dei prodotti per neonati, che ha archiviato il 2012 con un mercato in Italia di circa 2 miliardi di euro, il 4,3% in meno rispetto all’anno precedente, ovvero un calo di 89,3 milioni di euro nel volume degli acquisti. E’ quanto risulta dal Primo Rapporto sulla maternità dell’Istituto di ricerca Marketing Management, realizzato su un campione di 2.000 mamme con figli fino a 36 mesi o in attesa, in tutta Italia.

Tra i prodotti che hanno subito un maggiore calo d’acquisto si riscontra il latte artificiale (23,7 milioni di euro in meno rispetto al 2011); seguono gli omogeneizzati, la cui flessione rispetto al 2011 è del 9,3% (pari a circa – 20 milioni di euro) e i biscotti il cui calo si attesta intorno al 9,3% pari a 11,5 milioni di euro in meno rispetto al 2011.

Nonostante le modalità di risparmio siano diverse da prodotto a prodotto, è stato possibile individuare le più frequenti strategie di risparmio, in primis la riduzione dei consumi: sul valore complessivo della contrazione dei baby product rispetto al 2011, ben 26,3 milioni di euro sono imputabili alla contrazione della quantità di prodotti acquistati.

Gli acquisti in promozione giocano un ruolo significativo: mediante la maggior ricerca di prezzi e/o offerte promozionali, le famiglie italiane hanno realizzato un risparmio di 23,6 milioni di euro rispetto al 2011, dei quali solo 7,3 milioni sono imputabili al comparto alimentare mentre i restanti 16,3 provengono dai comparti pulizia e nutrizione.


Fonte:

Italiaoggi

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