illimity fin dalla sua nascita ha fatto dell’innovazione tecnologica uno dei suoi principali driver. Quali secondo Lei sono le prossime frontiere nell’ambito dell’evoluzione digitale nel sistema bancario in generale e nella gestione dei crediti?
F.T. Noi siamo stati la prima banca nata interamente in cloud nel 2019, e fin da subito abbiamo posto la tecnologia a fondamenta della nostra intera organizzazione aziendale. Le sfide del futuro, che già stiamo affrontando nel presente, riguardano l’applicazione dell’intelligenza artificiale al settore bancario al fine di aumentare l’efficienza dei processi e dell’azienda. Come
illimity crediamo molto nelle potenzialità dell’intelligenza artificiale, che sta imprimendo un’accelerazione all’innovazione come mai accaduto prima. L’AI transformation cambierà non solo il nostro modo di vivere, ma anche il modo in cui le aziende, incluse le banche, funzionano e creano valore. L’obiettivo finale è poter offrire prodotti bancari sempre nuovi, con un valore aggiunto per i nostri clienti. Quando parliamo di gestione del credito, e in particolare della sua valutazione, bisogna considerare il fatto che le banche utilizzano più o meno gli stessi parametri, quello che cambia è la soglia di rischio che si vuole assumere nell’erogazione di credito. L’AI ci garantisce l’accesso ad un’enormità di dati e ci permette di metterli in correlazione, così da individuare il valore nascosto e valutare in maniera più accurata l’azienda, anche grazie alla macchina.
Infine, quando si parla di intelligenza artificiale, la pazienza manageriale e la visione di medio-lungo termine sono qualcosa di fondamentale. Ridisegnare i processi di una banca e sviluppare tecnologie innovative, ma al contempo sostenibili economicamente, permette di colmare il gap competitivo e di riequilibrare il gioco del mercato.
Nel contesto della trasformazione digitale, in che misura ritiene che possa crescere il rischio operativo? Quali sono, a suo avviso, i principali rischi e vulnerabilità che emergono in un mercato del credito sempre più digitalizzato? Inoltre, quali strategie ritiene siano più efficaci per mitigare questi rischi e garantire la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi.
F.T. La trasformazione digitale aumenta il rischio operativo a causa della maggiore complessità e delle nuove minacce informatiche.
I principali rischi includono cybersecurity, frodi digitali, interruzioni del servizio e compliance. Per mitigare questi rischi, è essenziale implementare robusti sistemi di sicurezza, formare continuamente il personale, sviluppare piani di continuità operativa e effettuare monitoraggi regolari. Un aspetto che non può essere sottovalutato è quello della compliance regolamentare
ed etica dell’utilizzo dell’AI, a cui bisogna strettamente aderire per non arrecare un danno alla banca ma soprattutto ai clienti. In questo contesto, i temi della cybersecurity e della privacy svolgono un ruolo chiave e dovranno essere affrontati sempre di più anche dal legislatore e dalle istituzioni, con una prospettiva di lungo termine. C’è poi una sfida legata alle risorse
interne delle banche, perché in generale c’è ancora poco know-how collegato all’intelligenza artificiale. L’AI cambia il rapporto tra l’essere umano e i sistemi informatici, perché la macchina adesso può dare opinioni, risultati e suggerimenti che l’utente non si aspetta di ricevere. In tal senso, l’intelligenza che affiancherà le persone sarà un’intelligenza che non ha il bias dell’essere
umano. La competenza in materia risulta, quindi, fondamentale, perché il rischio che si corre è quello di porre la domanda sbagliata alla macchina, e non capirne le sue reali potenzialità.
La maggior parte dei ruoli bancari sarà condizionata dall’intelligenza artificiale nel prossimo futuro, e questo influenzerà la professione bancaria nel suo complesso. Per questo motivo, in illimity stiamo lavorando molto per sviluppare una cultura dell’intelligenza artificiale sempre più diffusa.
illimity fin dalla sua nascita ha fatto dell’innovazione tecnologica uno dei suoi principali driver. Quali secondo Lei sono le prossime frontiere nell’ambito dell’evoluzione digitale nel sistema bancario in generale e nella gestione dei crediti?
F.T. Noi siamo stati la prima banca nata interamente in cloud nel 2019, e fin da subito abbiamo posto la tecnologia a fondamenta della nostra intera organizzazione aziendale. Le sfide del futuro, che già stiamo affrontando nel presente, riguardano l’applicazione dell’intelligenza artificiale al settore bancario al fine di aumentare l’efficienza dei processi e dell’azienda. Come
illimity crediamo molto nelle potenzialità dell’intelligenza artificiale, che sta imprimendo un’accelerazione all’innovazione come mai accaduto prima. L’AI transformation cambierà non solo il nostro modo di vivere, ma anche il modo in cui le aziende, incluse le banche, funzionano e creano valore. L’obiettivo finale è poter offrire prodotti bancari sempre nuovi, con un valore aggiunto per i nostri clienti. Quando parliamo di gestione del credito, e in particolare della sua valutazione, bisogna considerare il fatto che le banche utilizzano più o meno gli stessi parametri, quello che cambia è la soglia di rischio che si vuole assumere nell’erogazione di credito. L’AI ci garantisce l’accesso ad un’enormità di dati e ci permette di metterli in correlazione, così da individuare il valore nascosto e valutare in maniera più accurata l’azienda, anche grazie alla macchina.
Infine, quando si parla di intelligenza artificiale, la pazienza manageriale e la visione di medio-lungo termine sono qualcosa di fondamentale. Ridisegnare i processi di una banca e sviluppare tecnologie innovative, ma al contempo sostenibili economicamente, permette di colmare il gap competitivo e di riequilibrare il gioco del mercato.
Nel contesto della trasformazione digitale, in che misura ritiene che possa crescere il rischio operativo? Quali sono, a suo avviso, i principali rischi e vulnerabilità che emergono in un mercato del credito sempre più digitalizzato? Inoltre, quali strategie ritiene siano più efficaci per mitigare questi rischi e garantire la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi.
F.T. La trasformazione digitale aumenta il rischio operativo a causa della maggiore complessità e delle nuove minacce informatiche.
I principali rischi includono cybersecurity, frodi digitali, interruzioni del servizio e compliance. Per mitigare questi rischi, è essenziale implementare robusti sistemi di sicurezza, formare continuamente il personale, sviluppare piani di continuità operativa e effettuare monitoraggi regolari. Un aspetto che non può essere sottovalutato è quello della compliance regolamentare
ed etica dell’utilizzo dell’AI, a cui bisogna strettamente aderire per non arrecare un danno alla banca ma soprattutto ai clienti. In questo contesto, i temi della cybersecurity e della privacy svolgono un ruolo chiave e dovranno essere affrontati sempre di più anche dal legislatore e dalle istituzioni, con una prospettiva di lungo termine. C’è poi una sfida legata alle risorse
interne delle banche, perché in generale c’è ancora poco know-how collegato all’intelligenza artificiale. L’AI cambia il rapporto tra l’essere umano e i sistemi informatici, perché la macchina adesso può dare opinioni, risultati e suggerimenti che l’utente non si aspetta di ricevere. In tal senso, l’intelligenza che affiancherà le persone sarà un’intelligenza che non ha il bias dell’essere
umano. La competenza in materia risulta, quindi, fondamentale, perché il rischio che si corre è quello di porre la domanda sbagliata alla macchina, e non capirne le sue reali potenzialità.
La maggior parte dei ruoli bancari sarà condizionata dall’intelligenza artificiale nel prossimo futuro, e questo influenzerà la professione bancaria nel suo complesso. Per questo motivo, in illimity stiamo lavorando molto per sviluppare una cultura dell’intelligenza artificiale sempre più diffusa.