Calano ancora i tassi di mercato: l’ultimo taglio effettuato pochi giorni fa dalla BCE conferma una tendenza già avviata nell’ottobre del 2023. Tuttavia, questo non sembra incoraggiare gli italiani a sottoscrivere prestiti, la cui domanda risulta in calo nei mesi di luglio e agosto, come evidenziato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana).
La riduzione dei volumi di credito, afferma l’associazione, è conseguente a una crescita economica ancora timida che deprime la domanda di prestiti, in calo del 2% ad agosto e del 2,2% a luglio rispetto agli stessi mesi del 2023. E questo, sebbene i tassi per le imprese siano scesi al 5,07% ad agosto rispetto al 5,27% di luglio, quelli per nuove abitazioni siano stabili al 3,44% (rispetto al 4,42% di dicembre 2023) e il tasso medio totale sui prestiti sia al 4,71% rispetto al 4,74% del mese precedente.
A diminuire lievemente sono anche i crediti deteriorati, che sono passati da 30,6 miliardi di euro del mese di marzo a 30,2 miliardi di euro del mese di luglio.
Calano ancora i tassi di mercato: l’ultimo taglio effettuato pochi giorni fa dalla BCE conferma una tendenza già avviata nell’ottobre del 2023. Tuttavia, questo non sembra incoraggiare gli italiani a sottoscrivere prestiti, la cui domanda risulta in calo nei mesi di luglio e agosto, come evidenziato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana).
La riduzione dei volumi di credito, afferma l’associazione, è conseguente a una crescita economica ancora timida che deprime la domanda di prestiti, in calo del 2% ad agosto e del 2,2% a luglio rispetto agli stessi mesi del 2023. E questo, sebbene i tassi per le imprese siano scesi al 5,07% ad agosto rispetto al 5,27% di luglio, quelli per nuove abitazioni siano stabili al 3,44% (rispetto al 4,42% di dicembre 2023) e il tasso medio totale sui prestiti sia al 4,71% rispetto al 4,74% del mese precedente.
A diminuire lievemente sono anche i crediti deteriorati, che sono passati da 30,6 miliardi di euro del mese di marzo a 30,2 miliardi di euro del mese di luglio.