Banche, Originator e Imprese Dalla Redazione Investor, servicer e debt buyer NPL e crediti deteriorati

doValue – Gardant, più vicina l’ipotesi di aggregazione

doValue ha annunciato l’avvio di trattative esclusive per un’aggregazione strategica con Gardant, segnando un punto di svolta nel piano industriale 2024-2026. Questa mossa, come riportato da MF-Milano Finanza, è tesa non solo a migliorare la redditività e i flussi di cassa ma anche a consolidare la posizione di leadership di doValue nel mercato italiano degli NPL.

La proposta di aggregazione, che comprende una transazione in cash e azioni, mira all’acquisizione del 100% di Gardant. Questa operazione permetterà a doValue di ampliare ulteriormente il suo raggio d’azione nel settore, incrementando la generazione di cassa e la solidità finanziaria del gruppo. L’attenzione si concentra ora sul rifinanziamento del debito emesso, con l’obiettivo di mantenere un rapporto posizione finanziaria netta/ebitda intorno a 2 volte entro il 2025.

Gardant si distingue nel panorama italiano per la sua offerta completa di servizi di gestione del credito, gestendo attivi per 40 miliardi di euro e avvalendosi di partnership strategiche e innovazione tecnologica per ottimizzare la gestione del portafoglio. La sua divisione DataGardant, in particolare, ha introdotto soluzioni data-driven pionieristiche, posizionando l’azienda come leader nel settore.

I Benefici dell’Aggregazione

L’integrazione con Gardant promette di accelerare il raggiungimento degli obiettivi del nuovo business plan di doValue, potenziando la propria posizione come operatore asset-light e allargando la base di clienti e l’offerta di servizi. Questo passo strategico non solo rafforzerà la leadership di doValue ma anche genererà valore per gli azionisti, aprendo nuove frontiere nel segmento degli NPL e oltre.

Il piano industriale 2024-2026 di doValue, denominato “Unlocking new frontiers”, poggia su basi conservative che riflettono le sfide del mercato attuale, puntando su innovazione tecnologica e efficienza dei costi. L’azienda prevede di focalizzarsi su investimenti e trasformazione nel 2024, proiettando ricavi lordi tra 480 e 490 milioni e un ebitda ex-Nri tra 185 e 195 milioni al 2026, con una politica di dividendi cauta in attesa di una riduzione della leva finanziaria.

doValue ha chiuso il 2023 con una performance contrastante, evidenziando la necessità di adattarsi a un ambiente di mercato volatile. Nonostante un utile netto in calo, l’azienda rimane concentrata sulla conservazione della solidità finanziaria, senza distribuzioni di dividendi previste per il 2024 ma con prospettive positive per i prossimi anni.

La notizia dell’aggregazione ha già avuto un impatto positivo sul titolo doValue in Borsa, dimostrando la fiducia del mercato nella strategia dell’azienda. Gli analisti di Intermonte sottolineano il potenziale di questa mossa di consolidamento per rafforzare ulteriormente la posizione di doValue nel settore degli NPL, anticipando possibili sviluppi positivi per l’equity story dell’azienda.

 

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