BPER Banca e Gardant hanno reso noto il perfezionamento di unapartnership strategica per la gestione di crediti deteriorati attualmente nella titolarità di BPER Banca S.p.A. e Banco di Sardegna S.p.A.

L’accordo prevede la creazione di una piattaforma di servicing, partecipata al 70% da Gardant Bridge S.p.A. e al 30% da BPER, e la sottoscrizione di due accordi di servicing relativi alla gestione e al recupero dei crediti classificati sia ad inadempienze probabili (UTP – Unlikely to Pay), sia a sofferenza (NPL – Non Performing Loans) di titolarità di BPER e BdS

La collaborazione tra le due istituzioni è stata avviata oltre un anno fa, quando BPER Banca ha selezionato Gardant come offerente preferito per la gestione dei suoi crediti in sofferenza. La scelta di procedere con una esternalizzazione costituisce una variazione rispetto alla strategia storica della banca Emiliana, tipicamente incentrata sulla gestione interna associata con la dismissione di portafogli specifici (anche mediante cartolarizzazione)

Gardant assumerà circa 120 dipendenti di BPER specializzati nel recupero dei debiti deteriorati, fornendo loro formazione per utilizzare la tecnologia della nuova società. Questo approccio, ricalca alcune esperienze similari con altre banche italiane, come Carige e Banco BPM e si aggiunge al lavoro svolto nel 2022, in collaborazione con con AMCO, (società di credit management partrcipata dal tesoro)  per acquistare 1,5 miliardi di euro in crediti problematici da BPER .

In termini finanziari, si prevede che l’accordo generi una plusvalenza di circa 150 milioni di euro prima delle imposte per BPER, una cifra significativa che riflette l’importanza dell’accordo per l’istituto bancario. La plusvalenza sarà registrata nel primo trimestre del 2024.

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