Banche, Originator e Imprese Dalla Redazione Investor, servicer e debt buyer

Un nuovo modello consortile a supporto dello sviluppo delle banche popolari less significant

Incontro con Giorgi e Avogadro, Presidente e Amministratore Delegato del consorzio Luzzatti

Il nuovo consorzio strategico delle Banche Popolari, la Luigi Luzzatti S.C.p.a., è diventato operativo a partire dalla fine del 2020, con l’obiettivo di allestire una piattaforma di attività e servizi per la tutela e lo sviluppo delle banche popolari di piccole e medie dimensioni, che costituiscono la maggior parte degli azionisti; il consorzio Luzzatti infatti è partecipato da 19 banche, due di grandi dimensioni (Banca Popolare di Sondrio e Banca Popolare di Bari, entrata nel perimetro del Mediocredito Centrale) e 17 less significant.

Quali sono gli elementi principali della strategia del Consorzio Luzzatti che intendete implementare nel corso del vostro mandato?

Giorgi: Conclusa positivamente la fase di start up e di organizzazione della propria struttura, la società intende ora rafforzare le attività consortili accrescendone l’integrazione con le strategie e con le attività delle banche aderenti. Le iniziative consortili saranno ulteriormente sviluppate nei settori della pianificazione strategica e della gestione dei rischi, della gestione proattiva dei crediti deteriorati e del sistema dei controlli interni, con una maggiore presenza già a partire dal II° semestre dell’anno in corso negli ambiti della finanza e delle iniziative comuni a livello commerciale e di marketing strategico, il tutto grazie anche alla continuativa interazione tra le funzioni interne delle banche e quelle della Luzzatti.

Avogadro: la Luzzatti ha l’obiettivo di diventare, accanto al ruolo istituzionale svolto dall’Associazione Nazionale tra le Banche Popolari, un soggetto strategico e operativo di riferimento per la categoria delle banche popolari, in grado di fornire alle Banche servizi e soluzioni per fare sistema, affrontare più efficacemente la continua evoluzione del modello di business e rimanere efficienti, affrontando insieme i rischi e le opportunità del nuovo contesto di mercato. Il nostro Consorzio non è una società di consulenza o una semplice società di scopo per iniziative particolari, ma intende diventare l’ambito di convergenza attorno al quale le banche popolari si raggruppano per condividere attività e funzioni in settori strategici, di business e operativi mettendo a fattor comune competenze e risorse. Le singole banche popolari di piccole e medie dimensioni potranno quindi focalizzarsi ancora di più sul proprio ruolo di assistenza al territorio, demandando progressivamente le attività di supporto al consorzio.

 Le operazioni multioriginator di derisking di crediti deteriorati negli ultimi anni hanno rappresentato una componente rilevante delle attività del Consorzio: quali sono le prospettive per l’anno in corso?

 Avogadro: In continuità con l’attività svolta negli ultimi anni, anche nel 2023 stiamo strutturando una nuova cartolarizzazione multioriginator di crediti non performing granulari e un’operazione di cessione “per cassa” di single name secured focalizzata su esposizioni secured sia UTP che NPL. Entrambe le operazioni, unitamente al FIA di restructuring UTP lanciato nel 2021, hanno la funzione di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di derisking delle banche azioniste, consentendo di scendere al di sotto della soglia di NPL Ratio lordo fissata dalla Vigilanza da metà 2022 (anche le banche less significant) al 5%. Alle operazioni della Luzzatti, che rendono accessibili le soluzioni di derisking anche alle Banche di minori dimensioni, partecipano stabilmente alcune banche territoriali non azioniste, a conferma della validità del nostro modello consortile. Come per gli altri settori di attività, le operazioni sono pianificate in un piano operativo annuale stabilito insieme alle Banche azioniste, realizzato dalle funzioni interne del nostro Consorzio, con il supporto – nel caso della cartolarizzazione multioriginator – di un arranger esterno.

 Tra le numerose iniziative sviluppate dalla Luzzatti, l’assistenza alle Banche nei controlli di II° livello ha assunto un ruolo di primo piano; quali sono i prossimi passi di sviluppo del progetto?

 Avogadro: In parallelo al settore dei crediti deteriorati,gli altri ambiti nei quali lo sviluppo delle attività consortili è stato più veloce sono costituiti da pianificazione strategica e risk management e, soprattutto, dall’assistenza relativa alla normativa interna e ai controlli. L’attività della Luzzatti risponde ad un’esigenza molto diffusa tra le Banche less siginficant, non solo di minori dimensioni e da inizio 2023 ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio servicing continuativo, che comprende sia l’analisi costante degli impatti delle novità normative e regolamentari (c.d. compliance ex ante), sia la gestione degli adeguamenti delle policy e dei regolamenti interni e la gestione coordinata di adempimenti e relazioni rivolte alle Autorità di Vigilanza; l’attività del Consorzio si sta estendendo inoltre ad un’assistenza mirata a verifiche specialistiche delle funzioni di compliance e antiriciclaggio, alla gestione accentrata di attività e adempimenti in materia di 231 e privacy e ad un supporto per i Collegi Sindacali.

Un’altra attività che è stata intensificata a partire dal 2022 è stata l’assistenza al recepimento dei nuovi standard ESG, che è sfociata a inizio anno nella redazione coordinata dei Piani di Iniziative ESG richiesti dalla Banca d’Italia per l’integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo e controllo e nel risk management framework. Oltre a questo, abbiamo già avviato una prima condivisione di iniziative nell’area dei controlli IT di secondo livello per l’adeguamento al 40° aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia. Possiamo dire quindi che da quest’anno ha preso sempre di più forma un complesso di attività a supporto delle banche nel settore normative e controlli che costituirà, soprattutto per gli istituti più piccoli, un importante sostegno per restare al passo con i tempi e potersi concentrare meglio sulla propria attività caratteristica.   

 Dal vostro osservatorio privilegiato sulle Banche “Locally Significant”, come vedete le prospettive di evoluzione nei prossimi tre/cinque anni ?

 Giorgi: L’esperienza vissuta dal settore bancario negli ultimi quindici anni, nei quali si sono susseguiti eventi obiettivamente imprevedibili anche dall’osservatore più fantasioso, suggerisce di non avventurarsi in previsioni di medio e lungo periodo. Tuttavia non c’è dubbio che negli ultimi mesi, grazie anche alla ripresa dei tassi di interesse, sembra riaffermarsi la funzione e il valore intrinseco e dei loro servizi delle banche commerciali tradizionali, soprattutto quelle ben radicate sul territorio. Siamo convinti che la specifica conoscenza che le banche territoriali hanno delle comunità e delle economie da loro servite consenta di soddisfare nel modo migliore le esigenze delle imprese e delle famiglie che quelle comunità compongono.

Avogadro: Il ruolo strategico delle banche di prossimità anche nei prossimi anni resterà centrale per la crescita del tessuto economico delle piccole e medie imprese. Crediamo che ci sia ancora un forte spazio per un ulteriore sviluppo delle banche territoriali, anche di quelle di minori dimensioni, purché siano in grado di mantenere elevata la propria capacità  di assistenza alle famiglie e alle piccole e medie imprese e di sostenere i sempre maggiori investimenti per innovare il proprio modello di business e restare al passo con i nuovi standard in termini di efficienza, innovazione tecnologica e digitalizzazione. In tale ottica siamo convinti che il nostro modello consortile potrà rappresentare un sostengo concreto per le banche per mantenere la propria autonomia e servire al meglio anche in futuro le proprie comunità di riferimento.

ARTICOLO PUBBLIREDAZIONALE