Banca IFIS ha pubblicato i risultati del primo semestre. Sulla base dei dati riclassificati tra il primo gennaio e il 30 giugno gli elementi di principale rilievo riguardano:

  • l’utile netto di pertinenza del Gruppo  pari a 91,0 milioni di euro, in crescita del 25,5% rispetto ai 72,5 milioni di euro del primo semestre 2022.
  • il margine di intermediazione, in crescita del 7,6% a 348,5 milioni di euro rispetto ai 324,0 milioni di euro del primo semestre 2022,
  • I costi operativi, pari a 195,8 milioni di euro (+5,5% rispetto al dato di 185,5 milioni di euro del primo semestre 2022), aumentano per le maggiori spese del personale (80,4 milioni di euro rispetto a 73,6 milioni di euro del primo semestre 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (119,2 milioni di euro rispetto a 114,6 milioni di euro del primo semestre 2022), le quali riflettono la compensazione dell’effetto inflattivo con l’attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell’efficienza
  • Il costo del credito pari a 16,3 milioni di euro, in riduzione di oltre il 50% rispetto al primo semestre 2022, pur includendo 14 milioni di euro di accantonamenti sul portafoglio crediti in bonis a fronte di potenziali rischi macroeconomici

Con riferimento ai requisiti di capitale, il CET1 è pari a 15,01% (in linea con il dato al 31 dicembre 2022) e TCR pari a 18,04% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati escludendo l’utile del primo semestre 2023.

Frederik Geertman, Amministratore Delegato di Banca Ifis, ha dichairato: “I risultati ottenuti dalla Banca nel primo semestre 2023 confermano la solidità di un modello di business che, nonostante un contesto macroeconomico sfidante, ha dimostrato di saper coniugare la sostenibilità finanziaria con l’attenzione a tutti gli stakeholder. Nel periodo, tutti i principali indicatori hanno registrato una importante crescita che ci ha portato a rivedere al rialzo le stime di utile per il 2023 a 160 milioni di euro, rispetto ai 150 milioni di euro stimati a febbraio 2023, che già superavano l’obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022-2024. Tale risultato è stato raggiunto anche grazie alla crescita positiva dei ricavi del Settore Commercial & Corporate Banking, sostenuti dalla positiva correlazione con il rialzo dei tassi di interesse, dal dinamismo della rete commerciale e dall’accelerazione del processo di digitalizzazione che ha messo a disposizione nuove piattaforme e strumenti utili a migliorare l’efficienza sia del business commerciale che nell’Npl dove, nel periodo, i recuperi di cassa sui portafogli acquistati sono stati pari a 195 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al primo semestre del 2022”

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.