Dalla Redazione Investor, servicer e debt buyer

Debt Buyer USA: calo delle performance di recupero e leva finanziaria più elevata nel breve termine

Fitch Ratings nella sua  recentissima analisi  sui  debt buyer  statunitensi con rating evidenzia alcune criticità fra cui spicca il  calo dei recuperi sui  portafogli cediti  non perfoming ed i riflessi negativi causati   dell’incremento del costo del denaro nelle operazioni di acquisto di nuovi portafogli.

Le perfomance di collection sui crediti acquisiti  sono diminuite in media del 16,5% nel 2022 per i tre operatori  con rating Fitch e hanno continuato a scendere man mano che i benefici dello stimolo del governo svaniscono e la salute finanziaria dei consumatori si indebolisce. Gli incassi che erano già stati ridotti da minori acquisti di portafoglio nel 2021 e nel primo semestre 22 sono stati ulteriormente messi sotto pressione, con il Gruppo PRA il   più colpito negativamente.

Le operazioni di acquisto dei portafogli sono soprattutto costituite da loan e carte di credito . Un modello di business che  è intrinsecamente legato alla salute dei consumatori. I saldi delle carte di credito statunitensi presso le banche commerciali  hanno accelerato fino a un livello record di $ 999 miliardi nel 2trim23, secondo il Federal Reserve Board.

Le insolvenze sono aumentate dopo il minimo durante il 2H21 poiché i tassi più elevati sul debito delle carte di credito a tasso variabile hanno pesato sui consumatori. Le insolvenze totali dei consumatori a 30 giorni o più per il 1trim23 sono aumentate di 18 pb su base trimestrale e di 88 pb su base annua e al 3,0%, trainate da carte di credito e mutui ipotecari. Anche le insolvenze delle carte di credito in fase avanzata (90 giorni +) sono aumentate quest’anno, con un aumento di 57 pb su base trimestrale durante il 1° trimestre del 23, all’8,2% secondo la NY Fed.

Queste tendenze dovrebbero essere  d’altro canto di buon auspicio per  creare nuove opportunità di acquisto.  PRA e Encore Capital riscontrano  infatti sul mercato un incremento dell’offerta di portafogli  in sofferenza (NPL).

L’indebolimento del contesto economico e dei bilanci dei consumatori ha aumentato il rischio di deterioramento del portafoglio a breve termine.  Negli ultimissimi anni era calata l’offerta da parte degli originator e di conseguenza si era riscontrato un aumento dei prezzi. Pertanto il calo delle perfomance  di collection pesa sui business plan di questi portafogli  in modo ancora più significativo.

Si prevede che la leva finanziaria aumenterà poiché i debt buyer ricorrono al funding per acquistare nuovi NPLs  Il ritmo del futuro deleveraging rimane soggetto a un miglioramento degli incassi derivanti dagli acquisti di portafoglio effettuati negli ultimi trimestri. La leva per PRA è stata superiore al trigger di sensibilità negativa di Fitch nel 1° trimestre 23, mentre la leva di Encore è salita a 2,8x e si sta avvicinando alla soglia di rating negativo di Fitch di 3x.

Gli emittenti con rating hanno comunque  gestito in modo proattivo il finanziamento e la liquidità estendendone la durata, riducendo così la pressione di rifinanziamento a breve termine. In media, circa la metà del debito in essere presso emittenti con rating è a tasso fisso (o circa due terzi con coperture) e la mancanza di scadenze del debito fino al 2025 protegge gli operatori dai rischi di rifinanziamento a breve termine. I costi di raccolta sono aumentati negli ultimi trimestri a causa del maggiore utilizzo delle linee di credito revolving per gli acquisti di portafoglio, che sono a tasso variabile. La copertura degli interessi è diminuita ma dovrebbe rimanere adeguata rispetto alla categoria di rating assegnata.

Un altro tema sotto la lente dell’agenzia di rating è Il rischio normativo ed il controllo del modello di business degli operatori  continuano mentre il CFPB (Consumer Financial Protection Bureau) aumenta la sua attenzione sulle modalità e pratiche di recupero crediti focalizzandosi soprattutto  sulle violazioni dei rapporti fra società  di acquisto e gestione crediti ed i consumatori. I persistenti venti contrari normativi e le aree ancora non chiare potrebbero continuare a esercitare pressioni sugli utili dei grandi player  portando magari nuove opportunità di business invece per gli operatori più piccoli.

I vincoli di rating  includono la natura monolinea dei modelli di business e la limitata diversificazione delle entrate. Il mancato mantenimento della leva finanziaria entro intervalli mirati potrebbe comportare azioni di rating negative. Le metriche di redditività dovrebbero rimanere all’interno della sensibilità dei rating poiché i player si concentrano su misure di riduzione dei costi, con Encore e PRA che hanno recentemente ridotto il numero di dipendenti.

Tuttavia, le perdite operative causate dalle violazioni alla regolamentazione del settore e del rapporto con i consumatori, come recentemente accaduto a PRA, hanno riflessi negativi anche sul credito e potrebbero limitare la flessibilità del finanziamento.

 

Amministratore Delegato di Credit Village, Roberto Sergio vanta un’esperienza pluridecennale su temi inerenti gli Npl ed i Distressed debt sia in ambito italiano che internazionale. Cura la rubrica fissa NPL sulla rivista Credit Village Magazine ed Direttore dell’Osservatorio Nazionale Npl Market di Credit Village.