Investor, servicer e debt buyer NPL e crediti deteriorati Scelti per voi

Il futuro delle transazioni nel mercato Npe

Al traguardo del primo anno di attività di Creditchange, il CEO Marco Pasini commenta le prospettive di mercato dei crediti distressed e l’andamento del Marketplace

Le operazioni di cessione di crediti Non Performing risultano sempre più comuni alla luce delle strategie di deleveraging anche in settori storicamente meno orientati a questo tipo di operazioni, cosi’ come confermato dai dati dell’Osservatorio Nazionale NPE Market Credit Village, il trend di crescita del secondo mercato già osservato negli anni più recenti e’ verosimilmente destinato a proseguire. In questa direzione, la Commissione Europea ha recentemente realizzato un dettagliato vademecum di orientamento per le procedure di vendita di crediti deteriorati (NPL) sui mercati secondari. Le indicazioni mirano a incoraggiare le procedure di vendita e a fornire assistenza agli operatori che possono essere coadiuvati da Marketplace e prestatori di servizi esterni per assistere la preparazione delle operazioni. Questi fattori evidenziano l’importanza di evolvere il processo delle cessioni verso un modello più innovativo – anche grazie all’utilizzo di tecnologie digitali evolute – per favorire la velocità di esecuzione, ampliare la partecipazione ad un maggior numero di operatori ed infine migliorare le performance delle operazioni. Nel primo anno di attività del Marketplace digitale Creditchange sono stati negoziati portafogli per un controvalore (GBV) di oltre 340 milioni di euro, in buona parte provenienti dal mercato Re-Trade e proposti sul mercato da imprese leader del Credit Management. L’incremento delle transazioni è testimoniato dagli oltre 200 milioni già proposti nei primi 2 mesi del 2023.

Le posizioni presenti nei portafogli trattati sono state caratterizzate da una componente di debitori Individual (persone fisiche) per il 74,7% (su GBV) e Corporate (imprese) per il 25,3%.

La segmentazione fra le diverse Origination ha visto la prevalenza di crediti Finanziari-Bancari per il 75,1% (su GBV), rispetto ai comparti Utilities-Telcom per il 9,4%, B2b per il 5,3%, ed il restante Mixed del 10,1%.

Fonte: CreditChange