Dalla Redazione NPL e crediti deteriorati

Luzzatti: perfezionata cartolarizzazione NPL da oltre 500 milioni

La Luzzatti SCPA- società consortile che raggruppa 19 Banche popolari territoriali, in gran parte locally significant – ha reso noto il perfezionamento di una operazione di cartolarizzazione di crediti in sofferenza (NPL) per un Gross Book Value complessivo di circa € 550 milioni.

La nuova operazione di cartolarizzazione è stata strutturata prevedendo l’assegnazione di un rating BBB+/Baa1 ai titoli senior- in attesa della reintroduzione della garanzia statale GACS e di poter valutare  l’opportunità di richiederla in un fase successiva – e rientra nelle iniziative sviluppate dalla Luzzatti per la gestione proattiva e il derisking delle diverse tipologie di crediti deteriorati, programmate a livello consortile con l’obiettivo di supportare gli obiettivi di riduzione dell’Npl Ratio delle Banche partecipanti.
La nuova cartolarizzazione – nella quale la Luzzatti ha svolto il ruolo di global coordinator e, a partire da quest’anno, di advisor generale – è stata strutturata con il supporto di Intesa Sanpaolo S.p.A., Divisione IMI Corporate & Investment Banking, al quale è stato affidato il ruolo di arranger e placement agent dei titoli emessi.

Le 15 Banche partecipanti all’operazione hanno ceduto ad un veicolo di cartolarizzazione costituito ad hoc ai sensi della legge 130/99 (“Luzzatti POP NPLS 2022 S.r.l.”) un portafoglio di crediti in sofferenza riferito a circa 3 mila debitori per un valore lordo esigibile complessivo di € 545 milioni, in gran parte originato da Banche Azioniste della Luzzatti e composto, in termini di numerosità, per il 30% da debitori garantiti da almeno un ipoteca di primo grado e per il restante 80 % da debitori garantiti da ipoteche di
grado superiore al primo o unsecured.

Nell’ambito dell’operazione Prelios ha assunto il ruolo di master servicer e di special servicer principale, supportando la Luzzatti e le Banche nelle analisi dei portafogli e curando la fase di due diligence, mentre Fire ha svolto il ruolo di co-special servicer in relazione alla componente granulare del portafoglio.

Le Banche cedenti sono state assistite dallo studio legale Orrick Herrington & Sutcliffe,
mentre lo studio legale Chiomenti ha assistito l’arranger. In relazione agli altri ruoli dell’operazione, Deloitte Italia ha curato le attività di Pool Audit ed Ernest &
Young ha supportato la Luzzatti e le Banche less significant partecipanti in relazione agli adempimenti legati alla derecognition dei portafogli.

Le attività di banca depositaria e paying agent sono state affidate a BNP Paribas Securities Services, mentre a Securitisation Services (Banca Finint) è stato demandato il ruolo di rappresentate dei noteholders e di back-up master servicer; Banca Agricola
Popolare di Ragusa infine ha coordinato le attività di regolamento dei titoli tra le banche partecipanti all’operazione.

L’operazione è stata strutturata utilizzando le modalità e gli strumenti più evoluti, con l’utilizzo di una REOCO, attivabile immediatamente se richiesto dai portatori dei titoli mezzanine e junior, per la miglior valorizzazione del portafoglio.

La società veicolo ha emesso tre tranches di notes ABS:
• una tranche senior di € 118,25 milioni, corrispondente al 21,7% del GBV, alla quale è stato attribuito
rating Baa1/BBB+ da parte delle agenzie Moodys e ARC;
• una tranche mezzanine di € 17,5 milioni, corrispondente al 3,2 % del GBV;
• una tranche junior, non dotata di rating, pari a € 3 milioni corrispondente allo 0,6% del GBV complessivo.

La capital structure adottata, con note senior per oltre un quinto del GBV complessivo dotate di rating pari a BBB+, 1 notch superiore al requisito dell’ultima legge GACS, rappresenta un risultato apprezzabile e significativo nell’attuale contesto di mercato, influenzato dai negativi effetti del rialzo dei tassi di interesse e del rallentamento dell’economia.
La nuova partnership sviluppata con la Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo ha consentito quest’anno di realizzare, con successo, un processo competitivo per il collocamento sul mercato delle note mezzanine e junior (al netto delle quote di risk retention previste dalla normativa), che ha coinvolto primari investitori istituzionali, massimizzando il relativo prezzo di vendita a favore delle Banche partecipanti.

“Il perfezionamento della nuova operazione di cartolarizzazione, realizzata al termine di una lunga fase di strutturazione e senza poter utilizzare la garanzia statale – sottolinea il Direttore Generale della Luzzatti Luigi Avogadro – è un motivo di grande soddisfazione per la Luzzatti.
Il valore medio del portafoglio, il rating attribuito alla tranche senior e i positivi esiti del placement delle notes mezzanine e junior sul mercato – ottenuti grazie alla nuova partnership con l’arranger Intesa Sanpaolo S.p.A., Divisione IMI Corporate & Investment Banking – costituiscono infatti un indubbio successo in un contesto di mercato particolarmente difficile.
La nuova cartolarizzazione conferma inoltre la validità della scelta della Luzzatti di sviluppare una piattaforma consortile di soluzioni di derisking adatte alle diverse tipologie di Npe (cartolarizzazione di sofferenze granulari, cessioni multioriginator pro soluto di single name secured, utilizzo mirato dei FIA di crediti …) che consente alle Banche di accelerare il raggiungimento dei propri obiettivi di derisking, affiancandosi alle attività di gestione operativa e di recupero dei singoli istituti.”
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“La partecipazione alle operazioni multioriginator del nostro consorzio si conferma un’opportunità strategica molto importante, soprattutto per le Banche di piccole e medie dimensioni – ha commentato Massimo Famularo, coordinatore del Servizio Npe della Luzzatti – che attraverso queste iniziative possono ottenere una valorizzazione delle esposizioni deteriorate, un efficientamento dei costi e il riconoscimento della derecognition contabile che sarebbero precluse a livello individuale.
I risultati della nuova cartolarizzazione, anche in assenza della Garanzia Statale (GACS) – per la quale è comunque atteso il rinnovo – confermano la convenienza relativa in termini di pricing rispetto alle operazioni di cessione in blocco, in virtù del vendor financing implicito nel tranching delle notes.
Lo scenario particolarmente avverso che si profila per il 2023, con i rischi di un ingresso in recessione e con i tassi di interesse e l’inflazione su livelli molto elevati, aprirà ulteriori spazi di convenienza per le operazioni multioriginator, non solo nel comparto dei crediti deteriorati, confermando quanto la capacità di “fare sistema” tra le Banche locally significant sia di fondamentale importanza per affrontare un contesto di incertezza ed elevata volatilità.”
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“Questa operazione conferma che il ricorso alle tecniche della cartolarizzazione rappresenta ancora uno degli strumenti più convenienti nelle strategie di de-risking delle banche”, sostiene Vittorio Savarese responsabile delle attività di Structured Credit & Risk Transfer della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, arranger e placing agent dell’operazione.
“Attraverso un accurato lavoro di preparazione delle posizioni cedibili insieme alla Luzzatti e con i Servicer coinvolti, come arranger e placing agent siamo riusciti a valorizzare un portafoglio in linea con le aspettative delle banche cedenti, interloquendo da una parte con le agenzie di rating e dall’altra con una significativa platea di investitori interessati, finalizzando un’operazione che rappresenta un unicum in questo particolare momento di mercato”.
“La struttura della cartolarizzazione multi-originator si conferma pertanto il modo migliore per valorizzare i portafogli di banche di piccole e medie dimensioni e ci aspettiamo che la strada segnata da questa operazione – che ha messo insieme banche di diversa estrazione (popolari, casse di risparmio e banche private) in un’unica operazione – possa essere seguita anche in futuro, non escludendo che accanto alle esposizioni bancarie possano essere inserite anche posizioni deteriorate tipiche di altri intermediari finanziari.

 

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