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Immobiliare, come funziona il modello Milano che fa scuola all’Italia

Dai fondi ai portali online e agli imprenditori, la visione è una: il mercato del mattone milanese fa storia a sé rispetto al resto d’Italia ed è l’unico in grado di competere con le realtà globali. Ma le sfide sono ancora tante, a cominciare dalla scarsità di offerta di fronte a una domanda in crescita.

Questi i temi al centro della rassegna Milano Real Estate Week di Class Editori, arrivata ieri alla terza e conclusiva giornata. Secondo Carlo Giordano, membro del board di immobiliare.it, la pandemia «ha provocato un salto di sostituzione: le persone che vivono di più in casa cercano spazi più grandi e con punti di contatto con l’esterno. Ciò ha rivalorizzato gli immobili ampi». Anche per Pietro Pellizzari, ceo di Wikicasa, dopo il Covid «è tornata la città: le persone che si erano indirizzate al mare o nei borghi antichi sono riconfluite a Milano». Non ci sono soltanto gli acquisti nei trend del capoluogo lombardo. Silvia Spronelli, ceo di Solo Affitti, ha segnalato che in città «è scoppiata la richiesta di immobili in affitto sia per il centro sia per la periferia».

I tempi medi di vendita

In generale, ha osservato il ceo di Dove.it Paolo Facchetti, «le tempistiche medie di vendita sul nostro portale vanno da uno a due mesi, più veloci del resto d’Italia». La regola non vale per tutti. «Il segreto», ha spiegato Emanuele Barbera, presidente di Sarpi Group, «è entrare nel mercato con i prezzi giusti, che spesso sono più bassi rispetto alle richieste iniziali dei venditori». Alcune realtà cercano di semplificare la ricerca, come Housy Milano, il cui ceo Stefano Ferraguti ha detto che il punto di partenza è «verificare i prodotti e guardarli con gli occhi di chi poi li comprerà».

Oltre al retail, anche i grandi investitori puntano sulla…

Autore: Marco Capponi

Fonte: Milano Finanza