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Real estate Usa, le tendenze da conoscere per capire il mercato

l 40% della distribuzione del reddito negli Stati Uniti rappresenta il 60% della spesa dei consumatori americani. Le persone che tendono ad affittare sono quelle che hanno meno probabilità di pagare i prezzi più alti. Secondo i dati Pew del 2021, il 60% degli conduttori si trova nel quartile inferiore del reddito americano. Se si considera il patrimonio netto, compresa la ricchezza patrimoniale, il numero sale all’87,6% (Financial Times).

Gli economisti prevedono che quest’anno saranno 5,78 milioni le case a cambiare proprietario, in calo del 16,2% rispetto all’anno record 2021. Un calo anche rispetto al 15,6% previsto a luglio, in ogni caso il confronto con il 2021 non poteva che essere deludente. (Cnbc)

Sebbene ancora al di sotto dei livelli del 2019, il turismo domestico del 2022 di New York City è in aumento del 60% rispetto al 2021. Si registrano invece perdite nel settore internazionale, a causa di un dollaro molto forte. (Leonard Steinberg, Compass)

Mentre a Jacksonville (Florida), Las Vegas (Nevada), Lakeland (Florida), New Orleans (Louisiana), e San Antonio (Texas) si registra il maggior numero di contratti preliminari annullati, la percentuale più bassa si trova a Newark (New Jersey), Omaha (Nebraska), nella contea di Nassau (New York), Rochester (New York) e New York City. Perché? Probabilmente perché queste aree hanno registrato i guadagni più lenti negli ultimi 24 mesi. Infatti, esiste una maggiore probabilità che i prezzi si ritirino proprio nelle zone che hanno registrato le escalation più alte… sebbene alcune di queste avessero registrato dei cali molto pesanti prima del 2020. I mercati immobiliari sono iper-localizzati! Tutto è relativo alla zona. (Marketwatch)

Cash is King? Le banche sono piene di depositi derivati dalla pandemia – il vostro denaro – e con l’aumento dei tassi da parte della Federal Reserve stanno aumentando anche i tassi di prestito (compresi i mutui). I rendimenti del conto di risparmio medio delle grandi banche si attestano però a un appena visibile 0,13%, offrendo così una scarsa protezione contro l’aumento dell’inflazione, che si aggira intorno al 9%. I rendimenti delle banche (che non hanno una relazione diretta con i tassi dei fondi federali) aumentano per attirare i depositi. Le banche guadagnano prestando denaro, i loro profitti si gonfiano quando i tassi aumentano e i rendimenti dei depositi si abbassano. Ma in questo momento, le grandi banche non hanno alcun incentivo ad aumentare i tassi sui depositi. Alcune banche offrono tassi fino al 2%, tuttavia, i contanti depositati in banca in questo momento perdono circa il 7 / 8,5% del loro valore ogni anno… Immaginate se quel denaro fosse stato investito in immobili. (Barrons)

New York City al comando per consegna di appartamenti

Un’analisi di RentCafe prevede che quest’anno negli Usa saranno consegnate circa 420.000 unità abitative, che sarebbe il livello nazionale più alto registrato negli ultimi 50 anni, e Dallas, che…

Autore: Riccardo Ravasini

Fonte: Requadro